Il comandante Pasquale Angelosanto: "Abbiamo incrociato i dati e ottenuto una lista di circa 150 codici. Soltanto quando la cerchia si è molto ristretta abbiamo avviato le verifiche personali. E agli inizi di dicembre siamo arrivati a Bonafede"
Il capomafia di Castelvetrano potrebbe partecipare in videocollegamento dal 41 bis al processo d'appello per i mandanti delle stragi del 1992 in corso a Caltanissetta, mentre Giovanni Luppino, bloccato con lui alla clinica Maddalena, sarà interrogato al Pagliarelli
Non è ancora chiaro se si tratti del luogo in cui il capomafia nasconde il suo tesoro: documenti riservati, pizzini, soldi che i magistrati cercano. L'Ordine dei medici di Trapani avvia audizioni: indagato un secondo sanitario
Al supercarcere dell'Aquila sono state valutate le condizioni cliniche del boss, le cure gli saranno somministrate all'interno dello stesso istituto di pena. Per la prima volta nella sua storia l'ex primula rossa avrà un legale di fiducia: ha scelto la nipote
La rivista dell'associazione antimafia: "Un capitale conosciuto che rappresenta solo una minima parte di quello nascosto in libri contabili e investimenti in giro per Italia e all'estero grazie alla complessa e articolata catena di figure che in questi anni gli hanno consentito di gestire investimenti e operazioni di riciclaggio"
L'uomo che ha prestato l'identità a Matteo Messina Denaro starebbe facendo mezze ammissioni dicendo di conoscere il capomafia fin da ragazzo e di essersi prestato a comprare, con i soldi del padrino, la casa in cui questi ha passato l'ultimo anno
Nell'abitazione nel centro di Campobello di Mazara, che il superlatitante avrebbe acquistato con le false generalità di Andrea Bonafede, è stato ritrovato materiale che gli inquirenti definiscono "molto interessante". La vita "normale" del boss filmato anche mentre era al supermercato. Chiesta la convalida dell'arresto per l'uomo bloccato con lui
Montone griffato, cappellino e al polso un Franck Muller da 35mila euro: così è stato trovato alla clinica Maddalena di Palermo. Nel covo di Campobello di Mazara non sono state trovate armi, ma molti abiti di lusso, firmati, diversi profumi e un arredamento definito "ricercato"
"Diabolik", per difendere i suoi affari e il potere che vedeva sempre più a rischio, si espose enormemente e scrisse, addirittura, a Bernardo Provenzano per dirimere la questione sorta con il mafioso riberese e con il suo "padrino" Giuseppe Falsone
Nel covo di via Stati Uniti a Favara, dove il boss empedoclino è stato arrestato nell'ottobre del 2010, vennero sequestrati anche una ventina di pizzini: in uno di questi, forse una brutta copia, un messaggio per Matteo Messina Denaro
Altri particolari sulla cattura del superlatitante svelati durante una conferenza stampa: nei giorni scorsi aveva fatto anche un controllo oculistico. Caccia ad altri fiancheggiatori nel Trapanese. Già chiesto il 41 bis: "Le condizioni di salute sono compatibili con il carcere"
Il piccolo Giuseppe, ucciso dopo quasi 3 anni di prigionia, fu sciolto nell'acido: uno dei due fusti che aveva comprato Antonio Di Caro, figlio del capomafia di Canicattì
L'unico siciliano è Giovanni Motisi (Cosa Nostra), nato a Palermo, ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso: il 10 dicembre 1999 sono state diramate le ricerche in campo internazionale
Il boss di Castelvetrano, per anni ed anni, è stato cercato anche nell'Agrigentino. Si diceva che si nascondesse nella Valle del Belice. Ma s'è detto - tante le dicerie raccolte - che fosse in un casolare a Canicattì. La sua ombra, dopo che sono stati bloccati Gerlandino Messina e Giuseppe Falsone, ha sempre aleggiato su questa provincia
Relazione della Dia: i capimafia della provincia gli "riconoscono unanimemente l'ultima parola sull'investitura o sulla revoca di cariche di vertice all'interno dell'associazione"
Paci, canicattinese come il giudice Rosario Livatino, dopo aver cercato di seminare la voglia del "giusto" e del riscatto negli studenti che hanno affollato il cortile del centro culturale San Domenico, ha trattato anche il tema cardine dell’incontro “Che fine ha fatto la magistratura”: "Dentro l’istituzione magistratura ci sono tante diversificazioni"
Non soltanto la proiezione verso i Paesi del Nord America e dell'America Latina come Venezuela e Brasile e verso il Nord Europa, con particolare riguardo verso Germania e Belgio, i boss dopo le scarcerazioni provano a trasferire gli interessi illeciti laddove non siano immediatamente riconoscibili
Il collaboratore di giustizia favarese: "Essendo Francesco Fragapane figlio di Salvatore Fragapane, lui pretendeva di diventare capo provinciale. Essendo che in giro c'era la voce che era Pietro Campo come rappresentante provinciale"