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Venerdì, 26 Aprile 2024
Mafia

Dopo la cattura Messina Denaro e il suo autista per la prima volta nelle aule di giustizia

Il capomafia di Castelvetrano potrebbe partecipare in videocollegamento dal 41 bis al processo d'appello per i mandanti delle stragi del 1992 in corso a Caltanissetta, mentre Giovanni Luppino, bloccato con lui alla clinica Maddalena, sarà interrogato al Pagliarelli

Oggi è il giorno in cui sia l'ex superlatitante Matteo Messina Denaro che uno dei suoi fiancheggiatori, Giovanni Luppino, arrestato assieme a lui lunedì scorso alla clinica Maddalena, entrano nelle aule di giustizia. Il primo potrebbe partecipare alle 9.30 al processo d'appello sui mandanti della stragi del 1992 in corso a Caltanissetta e il secondo, nelle stesse ore, sarà invece interrogato al carcere Pagliarelli.

Il secondo covo del boss potrebbe essere stato ripulito

Anche se tutto è stato predisposto a Caltanissetta per sentire in videoconferenza il capomafia di Castelvetrano, recluso al 41 bis all'Aquila, non è però detto che l'imputato (condannato in primo grado all'ergastolo) si presenti. Ha nominato come avvocato una sua nipote, Lorenza Guttadauro, il cui nonno paterno è lo storico boss Filippo Guttadauro. E' la prima volta in trent'anni, comunque, in cui in un'udienza Messina Denaro non risulterà più latitante, ma detenuto. 

Per quanto riguarda Luppino, "un perfetto sconosciuto", come lo ha definito il procuratore Maurizio De Lucia, potrà se vorrà rispondere alle domande dell'aggiunto Paolo Guido e dei sostituti Pierangelo Padova ed Alfredo Gagliardo, durante l'interrogatorio di garanzia. E' l'uomo che ha accompagnato in macchina il boss alla sua ultima visita in clinica, lunedì scorso alle 8, per sottoporsi ad un ciclo di chemioterapia (che farà invece in carcere). 

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