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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'intervento

Nuovo allarme drone al carcere "Di Lorenzo": accorrono polizia e carabinieri

Né la Penitenziaria, né le altre forze dell'ordine hanno scovato nulla: nonostante i controlli, l'apparecchiatura non è stata trovata, né sarebbero stati rinvenuti sacchetti sospetti nel perimetro del penitenziario

Allarme droni nell'area sovrastante al carcere "Pasquale Di Lorenzo" di Agrigento dove, nel pomeriggio di martedì c'è stata una vera e propria rivolta, messa in atto da circa 50 detenuti, per protestare contro l'inefficienza dei riscaldamenti all'interno delle celle. Ieri pomeriggio sono accorse, ancora una volta, le pattuglie della polizia e dei carabinieri proprio perché era stato segnalato un drone che sorvolava il rettangolo di contrada Petrusa. 

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Né la Penitenziaria, né la polizia di Stato e i carabinieri hanno scovato però nulla. Nonostante i controlli, l'apparecchiatura non è stata trovata, né sarebbero stati rinvenuti sacchetti sospetti nel perimetro del penitenziario. Era andata diversamente invece a metà dello scorso novembre quando la polizia Penitenziaria riuscì a bloccare un drone che trasportava 8 telefoni cellulari. 

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E non era neanche la prima volta. Episodi analoghi si erano registrati già a metà ottobre scorso e, prima ancora, a metà marzo

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Sempre a novembre scorso,  in una cella della casa circondariale erano stati trovati e sequestrati uno smartphone e due microcellulari. Prima di Natale erano stati sequestrati altri tre telefoni cellulari e la Penitenziaria ha denunciato i familiari dei detenuti che li avevano fatti arrivare all'interno della struttura carceraria. Dall'inizio dell'anno sono stati una quarantina i telefonini sequestrati fra interno ed esterno del carcere. 

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