I componenti del gruppo hanno riferito di essere originari di Eritrea, Sudan, Siria, Egitto ed Etiopia e di essere salpati all'una di mercoledì da Sabratha, in Libia, pagando da 2mila a 4mila dollari a testa
Sull'unità da diporto "Stefania", per fare un giro al largo di Linosa, sarebbero stati fatti salire quasi il triplo delle persone previste senza alcuna autorizzazione
E' una ragazzina siriana di 10 anni, sbarcata a Lampedusa da sola, senza famiglia, separata dalla madre Fatima di cui si sono perse le tracce. Nel cast anche Sergio Castellitto
La ragazzina tunisina, in stato di choc dopo essere rimasta in acqua per quattro ore, ha lasciato il presidio sanitario ed è stata trasferita all'hotspot
Un barcone si è ribaltato mentre si avvicinava una motovedetta della Guardia di finanza che voleva soccorrerlo. Settantadue persone sono state tratte in salvo, la coppia: "La piccola è in acqua"
Il sopravvissuto eritreo adesso ha 32 anni: "Ogni anno, torno sempre a Lampedusa e vado anche al cimitero di Agrigento a portare dei fiori ai miei amici"
Il senatore della Lega ha ammirato le meraviglie della costa sulla "Gamar" di Vito Fiorino: il 3 ottobre del 2013 soccorse 47 dei sopravvissuti al naufragio che causò 366 vittime
Il deputato di Leu: "Quali iniziative intendono assumere affinché le salme dei naufraghi del 3 ottobre del 2013 abbiano una propria degna e definitiva sepoltura?"
Per i familiari delle 368 vittime del naufragio non è semplice ricostruire la mappa delle sepolture che sono sparse nei diversi camposanti della Sicilia
Il primo cittadini si è recato al cimitero di Piano Gatta dove si trovano 86 delle 366 persone che morirono il 3 ottobre di 8 anni fa: "Rivolgo un appello alle autorità europee affinché episodi disumani come questo non si ripetano"
Dopo il momento di raccoglimento di questa notte, alle 3,15: orario della tragedia del 2013, c'è stato un primo incontro - in piazza Castello - con gli studenti e la preghiera nel luogo simbolo di accoglienza
Non è stato possibile, a prima vista, stabilire neanche il colore della pelle. La porzione di salma è stata già portata alla camera mortuaria dell'isola ed è, adesso, a disposizione della Procura che dovrà stabilire a quali esami dovrà essere sottoposta
Si tratta probabilmente di due dei nove migranti che hanno perso la vita a causa del tragico naufragio dello scorso 30 giugno. Le salme sono state ritrovate ieri mattina a Cala Spugne dove sono state recuperate dai vigili del fuoco
Per uno c'è certezza del sesso in base alla biancheria intima che indossava. L'altra salma dovrebbe invece essere di un uomo, ma spetterà agli esami della Scientifica e del medico legale stabilirlo con certezza categorica
Da ambienti vicini alla Procura si apprende che forse, per trovare il denaro necessario per provare a riportare sulla terraferma le salme di chi non è riuscito ad arrivare all'estremo lembo d'Europa si starebbe interessando la Caritas. Il Governo è in silenzio
Il video è stato realizzato dagli operatori subacquei del quinto nucleo della Guardia costiera con l'ausilio del Rov (Remotely Operated Vehicle), sofisticato sistema di ricerca che può lavorare fino alla profondità (in condizioni meteo marine ottimali) di 300 metri
Il procuratore capo Luigi Patronaggio e il sostituto Maria Barbara Cifalino' hanno disposto che vengano realizzate delle foto e delle videoriprese in modo da avere il maggior numero di informazioni utili alle indagini. Il barcone è stato trovato nel raggio di circa 500 metri dal luogo della tragedia
Al momento, nonostante ripetuti tentativi, l'imbarcazione colata a picco lo scorso 30 giugno non si trova. Soltanto quando verrà localizzato, si potrà verificare se i migranti che mancano all'appello sono rimasti o meno incastrati nell'imbarcazione che dovrebbe essere ad una profondità di circa 60-70 metri
Il relitto pare che possa essersi adagiato a circa 60 o 70 metri di profondità. Prima sarà necessario localizzarlo con precisione e poi si potrà procedere a far immergere l'attrezzatura. I sub non sono abilitati a scendere a tale profondità