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Cronaca Lampedusa e Linosa

Recuperati i resti di un cadavere mutilato a Lampedusa, è mistero sul ritrovamento

Non è stato possibile, a prima vista, stabilire neanche il colore della pelle. La porzione di salma è stata già portata alla camera mortuaria dell'isola ed è, adesso, a disposizione della Procura che dovrà stabilire a quali esami dovrà essere sottoposta

Ore 11,50. Due femori e una anca. Sono questi i resti umani che sono stati recuperati sugli scogli di Cala Pulcino dai vigili del fuoco di Lampedusa. Si tratta di una porzione mutilata di cadavere, in avanzatissimo stato di decomposizione. Non è stato possibile, a prima vista, stabilire neanche il colore della pelle.

I resti umani sono stati già portati alla camera mortuaria dell'isola e sono, adesso, a disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento che dovrà stabilire a quali esami dovranno essere sottoposti. Verosimilmente si proverà a tracciare il Dna. Non c'è dunque nessuna certezza che i resti recuperati stamani siano di uno dei migranti che hanno perso la vita nel naufragio del 30 giugno scorso. Questa ipotesi resta però, inevitabilmente, una possibilità. Sul naufragio c'è un'inchiesta coordinata dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dal sostituto Maria Barbara Cifalinò.

Ore 8,15. Resti umani sono stati ritrovati e segnalati, dalla Capitaneria di porto di Lampedusa, ai vigili del fuoco dell'isola che si stanno mobilitando per procedere al recupero. I pompieri si stanno muovendo sia via terra che via mare, con un natante dei vigili del fuoco, per raggiungere Cala Pulcino. Quasi sicuramente si tratta di resti di immigrati. E sembra verosimile che possa trattarsi - non è ancora chiaro di quanti corpi si tratta - dei dispersi del naufragio del 30 giugno. Un barchino, allora, si capovolse fra Lampedusa e l'isolotto di Lampione. Il barcone, dopo essersi ribaltato e dopo aver fatto finire in acqua tutti i migranti che vi erano a bordo (7 le donne, una delle quali incinta di 2 mesi, che hanno perso la vita e 46 i superstiti), si è adagiato sul fondo del mare. Lo scorso 8 luglio, la nave Dattilo della Guardia costiera che ha fatto immergere un robot sottomarino, ha localizzato l'imbarcazione e i corpi dei 9 immigrati dispersi.

Ritrovati 2 cadaveri in decomposizione a Cala Spugne: sono di una donna e di un uomo

Il 4 settembre, due cadaveri in avanzato stato di decomposizione, vennero ritrovati nei pressi di Cala Spugne. A portare fino a riva i due cadaveri furono allora le forti correnti marine.

Palma di Montechiaro accoglie altre due vittime del mare: i feretri sono giunti in serata da Lampedusa

(Aggiornato alle ore 11,55)

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