L'inchiesta sull'arsenale occultato, anche il boss Massimino fa scena muta
Dieci giorni prima il nipote si era avvalso della facoltà di non rispondere, le armi erano "pronte a sparare"
Dieci giorni prima il nipote si era avvalso della facoltà di non rispondere, le armi erano "pronte a sparare"
Le intercettazioni sono tutte utilizzabili: l'udienza è stata aggiornata per la requisitoria
I legali del presunto capomafia: "Fino al giorno dell'arresto era incensurato, nessuna esigenza di imporgli il carcere duro"
Antonio Milioti, figlio del boss Carmelo, in aula nega pressioni: "Sabella mi chiese assunzioni come tutto il paese"
Il pm della Dda propone ai giudici la definitiva acquisizione di aziende e beni requisiti al 63enne Calogero Romano
Sette mesi di reclusione a Gerlando Massimino, accusato di stalking ai danni anche di due donne - madre e figlia - a loro volta assolte dall'accusa di minaccia
Il pm della Dda Maria Teresa Maligno propone cinque anni di reclusione per il geometra Vincenzo Manzone
Nuova "stangata" per il professore di Sambuca, ritenuto un fedelissimo del boss latitante Matteo Messina Denaro: condannati tre fiancheggiatori
Dodici anni di reclusione per il cugino del boss Giuseppe Falsone, tirato in ballo dal pentito Giuseppe Sardino
Il processo scaturito dall'inchiesta "Montagna" entra nel vivo: un sottufficiale, intanto, ricostruisce i rapporti fra l'ex sindaco e i boss
Il 27enne, nipote del boss Antonio, arrestato lo scorso 5 febbraio insieme allo stesso zio, storico capomafia di Agrigento
Fissata la loro audizione, i due indagati potranno decidere di non rispondere: intanto c'è la requisitoria per una "costola" dell'inchiesta Kerkent
L'ex deputato e assessore regionale, personaggio chiave della maxi inchiesta "Alta mafia", ha finito di scontare l'ultima condanna
Dopo le conferme delle ordinanze, da parte del tribunale del riesame, la Suprema Corte sarà chiamata a valutare il quadro indiziario
Giuseppe Scozzari ha risposto alle domande del giudice negando di avere stretto un patto elettorale col boss di Licata
A firmare i 7 provvedimenti di fermo furono i pm della Dda di Palermo Claudio Camilleri e Gery Ferrara
Alcune delle persone coinvolte, peraltro, hanno già lasciato il territorio nazionale per vari motivi: ecco i nomi
Il presunto boss avrebbe raccolto voti per il responsabile dell'ufficio tecnico del San Giacomo che, secondo i pm, avrebbe messo la struttura a sua disposizione
L'imprenditore avrebbe ottenuto un patrimonio per 120 milioni grazie alla sua contiguità con Cosa Nostra
La Dda ne chiedeva la confisca, i giudici della sezione misure di prevenzione la rigettano: l'imprenditore favarese fu coinvolto nell'inchiesta sul rigassificatore, secondo i giudici la sua pericolosità sociale sussisteva solo nel passato