Non sarebbe morta per soffocamento o strozzamento, come sostenuto da Giuseppe D’Assaro, colui che accusa Gianni Melluso di essere stato il mandante del delitto
L'avvocato Salvatore Pennica è stato una delle prime vittime del falso pentito che lo avrebbe accusato di custodire, per suo conto, hard disk e supporti informatici contenenti materiale "che scottava"
Il processo è a rischio prescrizione. Il giudice monocratico Maria Alessandra Tedde, ha disposto una perizia collegiale per tentare di fare luce sulle cause della morte del diciannovenne, ma il tempo stringe
Gli avvocati Angelo Farruggia, Annalisa Russello e Federico Siracusano hanno chiesto di fare entrare nel fascicolo i nuovi documenti e il giudice, come atto tecnico, ha revocato l’ordinanza che ammetteva all’abbreviato
Gli altri cinque imputati, invece, non hanno scelto riti alternativi. Di conseguenza sarà il gup Alessandra Vella a decidere se disporre o meno il rinvio a giudizio e, quindi, l’approfondimento dibattimentale
Nel processo sono imputati il presidente di Girgenti Acque, Giuseppe Campione, e il direttore generale, Giandomenico Ponzo, accusati di truffa aggravata
L'imprenditore ha chiesto e ottenuto la possibilità di rilasciare dichiarazioni spontanee evidenziando come, a suo dire, i curatori fallimentari abbiano sottostimato determinati valori relativi al patrimonio immobiliare
Paolo Procaccianti e Nello Grassi dell'università di Palermo hanno smontato quanto sostenuto, nell'udienza di mercoledì scorso, dal medico legale Giuseppe Ragazzi che ha eseguito la consulenza per conto della Procura
L’indagine rappresenta una costola dell’inchiesta “Self Service”, che ipotizzava un vasto giro di tangenti all’ufficio tecnico di Agrigento e ha portato a una quindicina di condanne
Secondo i legali, il cinquantunenne ha semplicemente accompagnato qualcuno ad un incontro. E sulla base di questo non può essere avanzata alcuna contestazione specifica
Sotto processo c'è un sessantaquattrenne. Per il meccanico era stato disposto il giudizio immediato dopo l’arresto, avvenuto ad ottobre del 2015, dei carabinieri
I reati sarebbero stati commessi nell'Agrigentino e nel Nisseno. Gli indagati si spacciavano, secondo l'accusa, per rappresentanti di una confederazione