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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sciacca Sciacca

"Canone di depurazione non dovuto", Codici Onlus è parte civile

Nel processo sono imputati il presidente di Girgenti Acque, Giuseppe Campione, e il direttore generale, Giandomenico Ponzo, accusati di truffa aggravata

Il giudice del tribunale di Sciacca, Anna Guidone, ha ammesso la costituzione di parte civile dell’associazione "Codici Onlus" per la difesa dei consumatori e di quattro residenti, gli unici su circa 150 ad avanzare istanza, nel processo che vede imputati il presidente di Girgenti Acque, Giuseppe Campione, e il direttore generale, Giandomenico Ponzo, accusati di truffa aggravata. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. 

Secondo l’accusa, in contrada Ferraro, a Sciacca, per tre anni, dal 2014 al 2016, per circa 150 utenze, è stato pagato il canone di depurazione nonostante la zona non beneficiasse del servizio. Tutto questo ha portato a Girgenti Acque circa 44 mila euro, ma dalla difesa di Campione e Ponzo si è appreso che le somme, da parte del gestore idrico, sono state pagate. Si tratta, singolarmente, di piccoli importi, anche di pochi euro, fino a un massimo di qualche migliaio di euro per condomini.

L’avvocato Lillo Fiorello, che difende i due imputati, si era opposto alla costituzione di parte civile dell’associazione Codici onlus, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Maltese. 

Le indagini sono scaturite da alcuni esposti presentati in Procura. I magistrati hanno affidato alle squadre di polizia giudiziaria della Polizia municipale e del Circomare l’incarico di acquisire una copiosa documentazione al Comune di Sciacca e presso la sede di Girgenti Acque. E tra gli accertamenti compiuti dall’autorità giudiziaria anche la verifica sulla mappatura delle zone servite dal depuratore. Questa mappa è stata pubblicata anche sul sito del Comune, ma nonostante ciò, secondo quanto emerso dalle indagini, c’erano zone, come la contrada Ferraro, non servite, ma nelle quali il canone veniva pagato. 
 

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