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Cronaca Ribera

Rapine a tabaccheria e farmacia, i filmati acquisiti non sono chiari

In mano all’accusa anche le rilevazioni del Gps

Non si può fare un raffronto tra il fisico del rapinatore alla farmacia di Calamonaci e quello alla tabaccheria di Ribera. Le immagini delle telecamere non lo consentono. Lo ha detto, al processo che vede imputati Antonino Cardillo, disoccupato di 27 anni, e Natale Catalano, di 48, entrambi di Ribera, un sottufficiale del Ris di Messina, che ha effettuato gli accertamenti. A Cardillo vengono contestati soltanto i fatti di Ribera, mentre a Catalano anche quelli di Calamonaci, ma su chi è entrato, materialmente, nella farmacia l’accusa non ha mai avanzato un’ipotesi e anche le immagini e il contributo del Ris non sono riuscite a chiarirlo. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. I due riberesi sono stati arrestati poco dopo i fatti, ma la posizione di Cardillo è più delicata perché, secondo l’accusa, sarebbe stato lui ad uscire dall’auto, a Ribera, con il volto travisato da un passamontagna e in mano una pistola. Sarebbe entrato nella tabaccheria, dirigendosi verso la cassa e minacciando di morte, mentre i clienti, in preda al panico, supplicavano il proprietario di consegnare il denaro.

A questo punto il proprietario, approfittando di un momento di distrazione del rapinatore, lo ha colpito con una barra in metallo e l’uomo con il passamontagna, sorpreso dalla reazione della vittima, secondo l’accusa, gli puntava l’arma, tentando più volte di sparare. Il maresciallo Fabio Santopietro, comandante della stazione di Calamonaci, è stato sentito, come teste, al processo contro Catalano e Cardillo, sottoposto all’esame del pubblico ministero, Carlo Boranga, e al controesame di uno dei difensori di Cardillo. In mano all’accusa anche le rilevazioni del gps (l’auto era monitorata dopo la rapina a Calamonaci) che avrebbero poi rilevato la presenza della vettura nei pressi di un garage di Catalano e dell’abitazione di Cardillo. Per la vicenda riguardante la rapina a Calamonaci le telecamere avrebbero filmato, proprio a Calamonaci, un uomo scendere dall’auto e poi la stessa persona correre per strada, dopo la rapina commessa alla farmacia Ragusa. Questa persona non è mai stata identificata e i fatti di Calamonaci vengono contestati solo a Catalano.

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