L'incidente sulla statale di Porto Empedocle, il 43enne di Canicattì è morto: via libera all'espianto degli organi
Dopo la diagnosi di morte cerebrale, fatta dai medici della prima rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, e gli accertamenti previsti dalla legge, i familiari hanno preso la dolorosissima decisione di donare
La morte clinica è stata dichiarata. E alle 11,20 l'architetto-insegnante Carmelo Vella, 43 anni di Canicattì, era in sala operatoria - all'ospedale Civico di Palermo - per l'espianto degli organi ritenuti "utilizzabili" dai medici.
L'incidente di Porto Empedocle, i medici del Civico: morte cerebrale per il 43enne di Canicattì
L'incidente di Porto Empedocle: il 43enne di Canicattì sottoposto ad un delicato intervento, è in Rianimazione
L'incidente di Porto Empedocle: l'automobilista 43enne di Canicattì trasferito a Palermo
La tragedia, che ha scioccato non soltanto Canicattì ma l'intera provincia, si era già materializzata ieri quando i medici della prima rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo - dove l'automobilista canicattinese era stato trasferito dopo l'incidente di venerdì mattina lungo la statale 115 in territorio di Porto Empedocle - avevano dichiarato la morte encefalica. Poi gli accertamenti previsti dalla legge per queste disgrazie e infine la dolorosissima decisione, per i familiari, di donare gli organi ancora "utilizzabili".
Il 43enne, sposato e padre di una bambina, era alla guida della Renault Clio che ha sbattuto contro un camion prima e poi contro una Renault Twingo. Dopo un primo ricovero al "San Giovanni di Dio" è stato trasferito a Palermo dove i medici del "Civico" lo hanno sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico. Dopo l'operazione, è stato spostato in prima rianimazione dove il suo quadro clinico è stato definito "critico". Ieri, la drammatica diagnosi di morte cerebrale e poi quella di morte clinica.
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