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Domenica, 28 Aprile 2024
Udienza preliminare

Strage di Ravanusa, uno dei due imputati chiede il giudizio abbreviato condizionato ad una perizia

La procura, con l'aggiunto Salvatore Vella, si è opposta non ritenendola necessaria perché "i fatti sono stati già accertati in maniera chiara". Italgas reti spa si è costituita nel processo

Udienza preliminare a carico dei due imputati, per le ipotesi di reato di disastro colposo e omicidio colposo plurimo in concorso, del processo scaturito dall'inchiesta sulla strage di via Trilussa a Ravanusa: l'inferno che, l'11 dicembre del 2021, provocò la morte di 9 persone e di feto che era in procinto di venire alla luce.  

Il 76 anni, firmatario del collaudo tecnico-amministrativo del Comune di Ravanusa del 25 febbraio 1989 nonché direttore dei lavori e firmatario della relazione finale sui lavori di costruzione della rete di distribuzione di Ravanusa e direttore tecnico della Siciliana Gas Spa, ha chiesto di definire il processo con giudizio abbreviato condizionato ad una perizia che accerti e ricostruisca quello che è accaduto. La procura, rappresentata dall'aggiunto Salvatore Vella, si è opposta, ritenendo non necessaria una nuova perizia che non potrebbe far altro che appesantire il processo. Secondo l'accusa, del resto, "i fatti sono stati già accertati, in maniera chiara, dai consulenti della procura".

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L'altro imputato, l'88enne responsabile tecnico della A.Mi.Ca. Srl (impresa incaricata dalla committente Siciliana gas Spa, dell’esecuzione materiale dei lavori di messa in posa della tubazione), non ha invece avanzato richieste e quindi andrebbe a processo con il rito ordinario. 

Il giudice si è riservato, per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio della procura, ed ha rinviato l'udienza al 16 aprile. 

Nel processo si è costituito, nel frattempo, Italgas reti spa che si è dimostrata disponibile a risarcire eventuali danni civili per le parti costituite. 

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L'esplosione di via Trilussa,  secondo i pm, sarebbe avvenuta "a causa delle gravi carenze nel processo di posa in opera e saldatura del tratto di tubazione del gas". In sostanza le opere di raccordo delle due condotte, eseguite fra il 1985 e il 1988, sono state realizzate in maniera maldestra. Proprio in quel tratto, qualche minuto prima della deflagrazione, innescata dall'accensione di un elettrodomestico, si era verificato un cedimento strutturale che aveva provocato la vasta fuga di gas. Il procuratore aggiunto, Salvatore Vella, nei mesi scorsi, aveva tirato le somme dell'inchiesta sulla strage apprestandosi a chiedere il rinvio a giudizio nei confronti di due tecnici che vengono individuati come responsabili ovvero il responsabile tecnico dell'impresa A.Mi.Ca. Srl, "incaricata dalla committente Siciliana gas dell’esecuzione materiale dei lavori" e il firmatario del collaudo tecnico-amministrativo del Comune di Ravanusa nonché direttore dei lavori e firmatario della relazione finale sui lavori. 

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