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Lunedì, 29 Aprile 2024
Tribunale

La maxi inchiesta "Waterloo": falsa partenza del processo per 23 imputati

Sotto accusa l'ex presidente di Girgenti Acque, Marco Campione, che avrebbe orchestrato una fitta rete di asservimento in cambio di corruttele, e numerosi ex dirigenti e professionisti collegati alla società e un maresciallo dei carabinieri. Federconsumatori sarà parte civile

Un intoppo dell'ufficio del gup che non ha trasmesso il fascicolo al tribunale fa slittare l'inizio del processo scaturito dalla maxi inchiesta "Waterloo" sulla presunta rete che sarebbe stata messa in piedi dall'ex presidente di Girgenti Acque, Marco Campione.

Questa mattina, davanti ai giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, doveva iniziare il processo allo stesso Campione e ad altri 22 imputati.

Si tratta di: Pietro Arnone, 60 anni, ex presidente di Hydortecne, società gemella di Girgenti Acque; Silvio Apostoli, 70 anni, di Brescia, intermediario per l'acquisto di alcuni contatori cinesi; Bernardo Barone, 70 anni, di Agrigento, ex direttore generale dell'Ato; Francesco Barrovecchio, 63 anni, di Palermo, direttore tecnico di Hydortecne; Piero Angelo Cutaia, 54 anni, di Agrigento, direttore amministrativo di Girgenti Acque; Igino Della Volpe, 65 anni, di Napoli, commercialista e componente del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque; Diego Galluzzo, 72 anni, noto avvocato agrigentino e componente del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque; Giuseppe Giuffrida, 75 anni, di Gravina di Catania, ex consigliere di amministrazione di Girgenti Acque; Salvatore Fanara, 74 anni, di Favara, ex componente Cda di Hydortecne e Girgenti Acque; Ignazio La Porta, 77 anni, di Raffadali, membro del collegio sindacale di Girgenti Acque; Claudio Lusa, 48 anni, di Taranto, presidente della società di revisione contabile Deloitte; Giuseppe Milano, 78 anni, di Porto Empedocle, dirigente dell'Ato idrico; Giovanni Nicolosi, 65 anni, di Catania, tenutario delle scritture contabili; Calogero Patti, 55 anni, di Agrigento, dipendente di Girgenti Acque; Gian Domenico Ponzo, 56 anni, di Salemi, ex direttore generale di Girgenti Acque; Calogero Sala, 63 anni, direttore tecnico di Girgenti Acque; Carlo Sorci, 81 anni, di Agrigento, presidente collegio sindacale Girgenti Acque; Maria Terrana, 48 anni, di Agrigento, addetta all'acquisto dei contatori dalla Cina; Giorgio Vetro, 36 anni, di Agrigento, coordinatore degli impianti di depurazione e Roberto Violante, 51 anni, ex maresciallo della Stazione dei carabinieri di Realmonte.

La "rete" di Marco Campione: chiesti 32 rinvii a giudizio

Professionisti, politici, uomini delle istituzioni e forze dell'ordine sarebbero stati a disposizione della società e, in particolare dello stesso Campione, in cambio di favori e posti di lavoro per familiari e amici. 

Le indagini e l'udienza preliminare, tuttavia, hanno ridimensionato l'impianto accusatorio con decine di archiviazioni e sentenze di non doversi procedere: la più plateale è stata quella dell'ex prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, al quale si contestava di avere "insabbiato" un provvedimento interdittivo antimafia che avrebbe bloccato l'attività di Girgenti Acque.

Il pool di pm composto dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dai sostituti Elettra Curto, Gaspare Bentivegna e Maria Barbara Grazia Cifalinò ha presentato una lista testi di 99 persone fra ex soci, dirigenti della società e persino agenti dei servizi segreti che dovrebbero, secondo l'accusa, confermare l'esistenza della rete di corruttela a servizio di Campione.

La mancata trasmissione del fascicolo, tuttavia, ha fatto slittare l'udienza al 20 febbraio. Intanto Federconsumatori ha annunciato che si costituirà parte civile con l'assistenza dell'avvocato Andrea Carnabuci.

L'inchiesta "Waterloo" e i contatti con i servizi segreti: Campione provava a sfuggire alle indagini 

"L'intervento in questo specifico processo penale - si legge in una nota dell'associazione - non solo è un atto dovuto, volto a tutelare gli interessi dei propri assistiti e che conferma la credibilità e professionalità dell’associazione di consumatori, ma anche fortemente voluto dai presidenti, regionale e provinciale".

"Il processo Waterloo si prevede lungo e complesso - commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa - e la costituzione della nostra associazione come parte civile è praticamente un atto dovuto: da sempre mettiamo in luce che la gestione delle acque nell'agrigentino ha moltissime zone d'ombra sulle quali è fondamentale far luce. Per questo, come parte civile, potremo essere chiamati a riferire fatti rilevanti per l'accertamento della verità".

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