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Istituzioni a confronto / Lampedusa e Linosa

Emergenza migranti, il ministro Piantedosi: "Trasferimenti veloci affinché Lampedusa sia ingranaggio di un sistema che funziona"

Ad accompagnare il capo del Viminale, fra gli altri, il commissario delegato Valerio Valenti che lo scorso 18 aprile si era impegnato per una efficiente gestione dell'hotspot che è stato affidato alla Croce Rossa italiana, ma anche per l'impiego di due navi in più rispetto agli usuali traghetti di linea

"Non ho un pensiero prefissato, come tendenza penso a soluzioni che abbiano una proiezione non dico strutturale, ma di gestione ordinata. Ma anche soluzioni che di fatto spostino di fatto altrove il problema. Ho grande riguardo per il ruolo che sta esercitando, ed ha sempre esercitato, Lampedusa". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, incontrando il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino nella sede dell'area marina protetta. Il faccia a faccia è stato fatto dopo che il capo del Viminale ha fatto una visita, e un rapidissimo giro, nel piazzale dell'hotspot di contrada Imbriacola dove ci sono oltre 2500 migranti a fronte di poco meno di 400 posti disponibili.

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"Noi dobbiamo lavorare affinché Lampedusa diventi ingranaggio di meccanismo di sistema più ampio che funziona. E nello stesso tempo - ha aggiunto il capo del Viminale - aiutare la gente che è all'addiaccio o in mezzo ai liquami". Al riguardo il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, ha rilevato che ci sono "dei problemi per fare la buca di 4 metri per allargare la stazione di sollevamento dell'hotspot perché ci sono i vincoli. Sono mesi che lottiamo con vincoli ambientali e naturalistici. Visto che c'è lo stato d'emergenza immigranti proviamo ad andare in deroga e a fare le cose che sono fondamentali".

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"Dobbiamo cercare di fare un piano complessivo affinché sia il più veloce possibile il trasferimento da Lampedusa" - ha aggiunto, in merito agli sbarchi di migranti e all'hotspot di contrada Imbriacola sistematicamente sovraffollato, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi - ."Io li farei proprio bypassare da Lampedusa" - ha rilanciato Mannino dinanzi al capo del Viminale - .

"Ogni settimana, quasi ogni giorno, morti. In serata ne arriveranno altri due, ma dove li dobbiamo andare a mettere? A causa di tutto questo stanno iniziando i malumori degli isolani. Stamattina doveva esserci una protesta, abbiamo convinto gli operatori turistici che iniziano ad essere preoccupati perché i telegiornali non ci aiutano, fanno terrorismo. Se riusciamo a far funzionare Lampedusa come un orologio svizzero, diamo la visione che la gestione del fenomeno funziona anche nel resto d'Italia". A dirlo, davanti al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che ha più volte abbassato la testa dimostrando condivisione, è stato il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino. "Al molo Favarolo ci sono giornalisti asserragliati, sembriamo in uno scenario di guerra, facciamo almeno funzionare Lampedusa - ha aggiunto Mannino - . Capisco quello che dice lei, 'spostiamo il problema altrove'. Ma qua è diverso - ha proseguito il sindaco di Lampedusa rivolgendosi al capo del Viminale - perché l'attenzione si concentra tutta su questi 20 chilometri quadrati di isola, purtroppo è così". "Dobbiamo lavorare perché Lampedusa diventi meccanismo di un sistema più ampio, sollevando l'isola da fasi come questa - ha ribattuto il ministro Piantedosi - . Ma nello stesso tempo evitare tutto quello che non è accettabile per i migranti"

"Le prometto che a cominciare da dopodomani, da quando ci vedremo a Roma, cercheremo già di avere profili di risposte" - ha garantito Piantedosi accomiatandosi da Lampedusa e dal sindaco Filippo Mannino - . Il capo del Viminale rivolgendosi al prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, che era seduta nelle prime file della sede dell'area marina protetta ha detto: "Gli dobbiamo dare una mano. Dobbiamo trovare un modo, straordinario ovviamente, di dargli una mano (la Prefettura di Agrigento ha comunque sempre teso una mano d'aiuto al Comune delle Pelagie ndr.). Gli chiediamo di esercitare il ruolo dell'accoglienza, saranno mille in più, mille in meno visto che è la prima porta di ingresso d'Italia e d'Europa, dobbiamo dargli - ha concluso Piantedosi - una mano". "Sono mesi che chiedo di avere un'autoambulanza in più, a volte mi vergogno a dirlo anche davanti ai giornalisti - ha concluso Mannino - .

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Lampedusa era atterrato, con un elicottero dei vigili del fuoco. Ad accoglierlo, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, il questore Emanuele Ricifari, il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino e il presidente del consiglio comunale Giacomo Mercurio. La prima tappa della visita lampo è stato l'hotspot. Oltre al capo del Viminale, all'aeroporto di Lampedusa sono giunti i prefetti Maria Teresa Sempreviva e Paolo Canaparo, Valerio Valenti, capo dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione nonché commissario delegato per lo stato d'emergenza migranti, Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine del dipartimento Pubblica sicurezza e dal direttore centrale dell'Immigrazione e della polizia delle frontiere, Claudio Galzerano, e il capo della segreteria tecnica del ministro Maria Pia Terracciano.

Il neo commissario delegato per lo stato di emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti, era stato a Lampedusa appena lo scorso 18 aprile e si era impegnato, per una efficiente gestione dell'hotspot, ad affidarlo alla Croce Rossa italiana, ma anche circa l'impiego di due navi in più rispetto agli usuali traghetti di linea, per velocizzare gli spostamenti ed evitare che la struttura di primissima accoglienza sia sistematicamente sovraffollata.

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