Estorsioni e rapine ai genitori per comprare la droga, svolta nell'inchiesta sul tentato omicidio: fermato 39enne
L'uomo, all'inizio del mese, era arrivato al pronto soccorso con un colpo di pistola che lo aveva preso di striscio alla testa. Il padre venne arrestato per tentato omicidio e perché trovato in possesso di una calibro 38 special con matricola abrasa
Avrebbe, in più occasioni, estorto e rapinato i genitori. L'obiettivo sarebbe stato uno soltanto: farsi consegnare, trovare, soldi per comprare droga. E' nell'ambito dell'inchiesta sul tentato omicidio di cui è stato vittima che i carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico del trentanovenne di Licata. E il 39enne, ieri, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, provvedimento della Procura della Repubblica di Agrigento.
Il fermo si è reso necessario per evitare il rischio di fuga del licatese che lavora come marittimo e che avrebbe potuto allontanarsi in acque internazionali. Al momento dell’esecuzione del provvedimento, i carabinieri - durante la perquisizione domiciliare - lo hanno trovato in possesso di una bustina con 4 grammi di cocaina e un bilancino di precisione. "Roba" e bilancino sono stati naturalmente sequestrati. La "polvere bianca" verrà, nei prossimi giorni, sottoposta ad accertamenti qualitativi e quantitativi. Il licatese è stato portato alla casa circondariale "Pasquale Di Lorenzo" di Agrigento dove, in attesa dell'udienza di convalida, dovrà restare a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Arriva al pronto soccorso con una ferita alla testa: è stato colpito di striscio da un proiettile
Trentanovenne ferito alla testa da un colpo di pistola: i carabinieri arrestano il padre
Il trentanovenne, all'inizio del mese, era arrivato al pronto soccorso dell'ospedale "San Giacomo d'Altopasso" con un colpo di striscio alla testa. Venne medicato e dimesso e i carabinieri subito, praticamente in maniera fulminea, avviarono le indagini sull'inquietante episodio, accertando poco dopo che a sparargli sarebbe stato il padre. Il 67enne venne arrestato proprio dai militari dell'Arma di Licata che trovarono durante la perquisizione domiciliare, nascosta sopra l'armadio della camera da letto, una pistola a tamburo calibro 38 special con matricola abrasa.