Inizio e fine
Un articolo piuttosto insolito per la "Psicologia della Notizia" perché segnerà la chiusura (temporanea o definitiva, non so) della rubrica
Un articolo piuttosto insolito per la "Psicologia della Notizia" perché segnerà la chiusura (temporanea o definitiva, non so) della rubrica
Insegniamo loro che quando la mamma esce e li saluta sì per un po’ non la vedranno ma poi tornerà…e questo per loro dovrà divenire indubitabile
Conoscevo già l’esistenza dei mandala a scopo terapeutico seppure io non ne abbia mai fatto uso nella mia pratica clinica. Ma sfogliare quel libro fatto di forme in bianco e nero che attendono solo di essere colorate mi ha incuriosito ad approfondire l’argomento. Così ho pensato di condividerlo anche con voi per riscoprire insieme quello che un tempo, da bambini, abbiamo fatto un po’ tutti con piacere e spensieratezza
Comincia sempre così un anno nuovo: con ciascuno di noi che spera il meglio per sé e augura agli altri soddisfazioni di ogni genere. Quasi come se il cambiamento di quella data, di quei numeri sollecitasse la speranza magica e illusoria di un rinnovamento
È dicembre...dentro e fuori dal mio studio incontro la gente che si appresta a vivere le festività e tutti sembrano essere pervasi da un unico "sentire": la malinconia
Alla fine del 2014 Facebook aveva lanciato la funzione “il tuo anno in breve”, una sorta di cortometraggio dei nostri momenti più rilevanti dell’anno appena trascorso. Da marzo 2015 introduce una nuova funzionalità: "Accadde Oggi". Si tratta di una sorta di memoria virtuale che permette di rivedere e riscoprire ricordi passati condivisi sul social
Da un lato sognano ancora il principe azzurro, dall’altro parlano dei ragazzi in carne ed ossa con un misto di desiderio, rassegnazione e cinismo. Sono le ragazze di oggi, soprattutto quelle che superati i trent’anni si ritrovano ancora single
Per chi ne fosse a sconoscenza in breve si può dire che la campagna allarmistica messa in circolo attraverso i social network (e diffusasi con la classica e naturale proporzione esponenziale che internet facilita) ha diramato la notizia che nelle scuole sarebbe stato inserito un programma di autoerotismo e di educazione sessuale per bambini e ragazzi di tutte le età
Premesso e sottinteso il fatto che dedicarsi alla propria persona in termini di benessere psicologico dovrebbe avvenire 365 giorni l’anno credo che il poter offrire in un dato periodo informazioni accurate...
La prevenzione altro non è che quell’insieme di interventi che hanno come finalità quella di favorire e mantenere lo stato di benessere cercando di evitare l'insorgenza di malattie. Si possono distinguere tre tipi di prevenzione e in ciascuna di esse possiamo individuare delle caratteristiche psicologiche specifiche...
Il post di oggi trae spunto dalla apprensione/curiosità di una coppia di genitori che mi hanno chiesto informazioni e spiegazioni in merito all’amico immaginario del figlio di sette anni. Mi spiegano che spesso lo sentono parlare da solo, voltarsi come se ci fosse qualcuno accanto a lui, farsi lunghe chiacchierate e giocare insieme ad un altro “bambino” dal nome strano e buffo. Si mostrano così perplessi su come comportarsi e mi chiedono se questo sia sintomo di qualche aspetto problematico da attenzionare
Oggi si parla moltissimo di "centralità del malato”, della necessità di porre al centro del sistema sanitario il cittadino-paziente coi suoi bisogni, i suoi vissuti, le sue sensazione e la sua storia che spesso non è solo fisica. Ma molti medici, purtroppo, si comportano con i pazienti come se fossero solo oggetti di studio e non esseri umani dietro i corpi. E i malati, di conseguenza, si sentono solo casi
La complessa relazione tra suocera e nuora è stato l'oggetto di numerosi studi nel campo della psicologia. Esistono da sempre dei pregiudizi sulle due figure: suocera uguale nemica e rompiscatole, nuora uguale giovane ed incapace. Una gabbia di idee precostruite e tramandate da cui le donne ancora non sanno liberarsi
Quando si parla di emozioni sembriamo tutti un po' impreparati. Non siamo molto "educati" alla condivisione, alla espressione libera e spontanea di ciò che sentiamo e molto spesso facciamo anche fatica a dare un nome ad una emozione piuttosto che ad un'altra
L’immigrato pare agisca, dunque, da detonatore delle nostre paure più profonde. Ma esistono, se vogliamo, dei modi per modificare queste reazioni negative nei confronti di tutta la categoria “immigrati”. Come?