Alla fine del 2014 Facebook aveva lanciato la funzione “il tuo anno in breve”, una sorta di cortometraggio dei nostri momenti più rilevanti dell’anno appena trascorso. Da marzo 2015 introduce una nuova funzionalità: "Accadde Oggi". Si tratta di una sorta di memoria virtuale che permette di rivedere e riscoprire ricordi passati condivisi sul social. Una specie di macchina del tempo che offre la possibilità di ritrovare aggiornamenti di stato, immagini, link specifici pubblicati nel medesimo giorno di anni precedenti.

Chissà talvolta ce ne fossimo dimenticati! E così anche la nostra memoria diventa virtuale, anche la nostra storia si trascrive e si ritrova online, i nostri ricordi di ciò che pensavamo quel giorno, del nostro stato d’animo, di quella foto che ci ricorda dove o con chi eravamo…tutto naviga in rete e si tramanda nel tempo.

E considerando che per molti Facebook è diventato una vera e propria proiezione della vita in forma digitale, di questi ricordi oggi ne sono piene le bacheche. Ovvio, però, che non sempre un ricordo è bello da rivivere. Esistono ricordi che vorremmo spesso dimenticare perchè considerati fardelli troppo pesanti da portare e ce ne vorremmo liberare, essendo però ben coscienti del fatto che eliminarli è pressoché impossibile.

Facebook, invece, ci dà anche questa possibilità: ci permette di selezionare dei filtri rispetto a date o persone che non vogliamo ricordare o addirittura possiamo impedire che ci venga mostrato un intero periodo della nostra vita condiviso sul social che non abbiamo più voglia di ricordare. Bello (forse direte!): poter impedire ad un passato meno piacevole se non addirittura doloroso di riemergere sulla nostra bacheca.

Ma è davvero così semplice sfuggire al passato? E poi, comunque, perché dovremmo farlo? La nostra identità, la nostra personalità, sono costruite attraverso i nostri ricordi. La memoria è il fondamento della nostra identità e del mondo che abitiamo. Basta infatti un black out della memoria che più non sappiamo chi siamo e in che mondo ci muoviamo, come capita alle persone anziane che perdono la memoria e si perdono nel mondo (Galimberti).

Quello che noi siamo non è altro che il risultato di tutto quello che ci è accaduto fino a quel momento. E non solo momenti felici, spensierati, gioiosi; ma anche momenti di difficoltà, di preoccupazione, di delusione. E tutti questi ricordi non si possono cancellare anche quando fanno male. Certo, esistono eventi della vita molto dolorosi purtroppo e sui quali spesso esiste la possibilità di lavorarci su non tanto per eliminarli quanto piuttosto per depotenziarli della loro carica emozionale.

Ora, ringraziamo sicuramente Facebook per la possibilità quotidiana che ci sta offrendo di ritornare indietro nel tempo attraverso frasi, foto o “stati”;  ma sappiamo tutti bene quanto la vita che condividiamo sui social sia molto costruita, artefatta, ostentata. I veri ricordi sono quelli che ci travolgono e ci emozionano sulle note di una canzone che ci riporta ad un momento particolare, su quell’odore che ci riconduce a quel luogo nostalgico. I veri ricordi vivono in quei luoghi, in quei volti, in quegli spazi che ci portiamo dentro gelosamente e che forse non condivideremmo mai con nessuno.

Allora, forse, di questi tempi così digitalizzati non sarebbe meglio vivere la realtà e assaporare la nostra vera identità piuttosto che affidare ad una funzione la nostra memoria e le emozioni ad essa inevitabilmente collegate!?

Dott.ssa Florinda Bruccoleri
Psicologa, Psicoterapeuta analista transazionale,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it