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Lunedì, 29 Aprile 2024
La polemica

Servizio tv sulle pale eoliche “vicine ai templi”, commenti di indegnazione sui social: “Il Comune chieda i danni”

Durante la trasmissione Mediaset “Morning show” è stato prima inquadrato il tempio della Concordia e poi, con una lunga carrellata, la collina su cui insistono gli impianti. Il giornalista ha definito il cameraman “particolarmente lento” per giustificare la difficoltà a mostrare con le immagini la correlazione tra i due luoghi che in realtà distano tra loro 15 chilometri

Viene in mente una battuta di Carlo Verdone in uno dei sui film: “Diciamo che ci riesco se faccio uno sforzo con l’ernia”. Ecco, lo sforzo con l’ernia lo ha decisamente fatto il cameraman della trasmissione “Morning show” di Mediaset che, per cercare una assai improbabile correlazione visiva tra il tempio della Concordia e le pale eoliche su monte Mela in territorio di Realmonte, ha faticato non poco.

Ma l’inviato Paolo Capresi, durante il servizio in diretta, dal belvedere della villetta "Arancio" all viale della Vittoria, per giustificare la difficoltà oggettiva dell’operatore a rendere credibili le parole che accompagnavano le immagini, lo ha definito “lento”. E così Robertino (il cameraman, ndr) è stato, suo malgrado, oggetto di sfottò: “Oggi il nostro Robertino è un pò lento - dice il giornalista - ed ecco che qui abbiamo il tempio. Ecco, a distanza di pochi chilometri, se Robertino ce la fa, ma è lento Simona (si riferisce alla conduttrice in studio Simona Branchetti, ndr), sulla destra abbiamo tre parchi eolici enormi. Qui si vedono poco perché oggi c’è pure la foschia a darci una mano”. Nel frattempo Robertino fa, con la sua telecamera, una virata di quasi 180 gradi, attraversando con l’obiettivo tutto il tratto di costa visibile ad occhio nudo e i territori che dalla Valle dei templi si estendono fino a Siculiana, passando nel frattempo per il porto di San Leone, per quello di Porto Empedocle, cercando di “beccare” la sommità di quella remota collina che, giustamente, per dare un senso compiuto alla carrellata, centra affidandosi alla bontà dello zoom ottico.

“Qui ci sono pale eoliche dietro, sopra la montagna e anche alle spalle del tempio. Praticamente se andiamo a fare una foto ricordo davanti ad uno dei templi noi ci troviamo dietro le pale eoliche”: questa la conclusione del giornalista. Ed aggiunge: “Quindi le vediamo bene le pale eoliche? Sì, le vediamo bene perché il nostro operatore, che è lento ma è bravo, riuscirà a farcele vedere ora. Eh sì, lento ma bravo”.

Gli agrigentini che hanno visto o recuperato da internet il servizio hanno innescato la polemica sui social. Primo tra tutti il sindaco Francesco Micciché: “Sono indignato. Perché mistificate la realtà? Perché buttate fango su Agrigento? Perché presentate Agrigento in maniera distorta? Queste dichiarazioni sono incredibili, prive di fondamento, non esiste alcun parco eolico a ridosso della Valle dei templi. Dichiarazioni che fanno un grandissimo danno alla città”. 

Al post del sindaco sono seguiti innumerevoli commenti. Eccone alcuni: “Si devono immediatamente denunciare per danni alle istituzioni e all’immagine della città. Il sindaco proceda, unitamente alla Soprintendenza e al Parco, a disporre tutto il necessario per ottenere il giusto risarcimento”.

L’associazione dei B&B agrigentini ha già incontrato Micciché per manifestare le rimostranze degli operatori turistici mentre c’è una voce fuori dal coro che, sempre sui social, offre una visione differente. Si tratta del naturalista agrigentino Antonio Vanadia: “Una polemica ed una questione fondata sul nulla - scrive su Facebook - tenuto conto che i campi eolici esistono e gravano sul panorama della Valle anche se in linea d’aria sono distanziati. Di fatto, ad oriente e occidente, insistono sulle colline attorno alla Valle dei templi i famigerati pilastri eolici. Famigerati perché dietro l’industria dell’eolico c’è l’ombra della mafia, perché il danno paesaggistico è orribile e perché sono mortali per gli uccelli migratori”.

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Infine l’analisi del giornalista agrigentino del TG5 Carmelo Sardo: “Prima di intervenire mi sono documentato parlando con quasi tutti i protagonisti di questa vicenda, per primi conduttrice ed inviato del programma. Premesso che sono favorevole alle pale eoliche, purché vengano installate dove non deturpino l'ambiente, detto questo la Valle dei Templi non è affatto da esse deturpata e chi lo sostiene mistifica la realtà. Certo, con potenti teleobiettivi, salendo alla Rupe Atenea, si riesce a vedere anche l'Etna come se fosse alle spalle di Favara. E purtroppo negli anni Agrigento ha subìto l'effetto di certi potenti obiettivi. Le pale eoliche trovate ed inquadrate a fatica dalla telecamera del programma in questione, sono a 15 chilometri da Agrigento. Quindici! Non sono certo, come ha detto uno degli ospiti, “dietro il tempio della Concordia”. Anzi, la frase esatta è stata “Se lei sale dal mare, si trova dietro al tempio della Concordia queste pale”. Ora, mi sono chiesto, e ho chiesto ai miei colleghi del programma, come sia stata possibile una mistificazione di tale portata. Semplicemente perché qualcuno del posto ha fatto credere che le pale deturpassero appunto la Valle. Lo so, vi chiederete: e il giornalista che ci sta a fare? Non verifica? Ecco, in questo caso l’inviato aveva chiesto di poter fare il collegamento proprio dalla Valle per poter “vedere queste benedette pale”, ma, non so le ragioni (permessi? era troppo tardi per attivarsi?) fatto sta che il collegamento non si fa dalla Valle ma dalla città, dalla villa Bonfiglio da dove si domina la Valle. E spostando la telecamera a ovest, zoomando forte, ecco che spuntano le pale. 

L'inviato del programma, Paolo Capresi, mi conferma che in effetti a lui sono sembrate “lontanucce”, ma si è fidato (si è lasciato cioè abbindolare) e ha creduto che dalla Valle con un click qualsiasi (foto ricordo come ha detto lui) le pale spuntassero alle spalle di qualsiasi tempio. Lo hanno indotto nell'errore e avrebbe dovuto ribadire che gli sembravano lontane rispetto ai templi. Ma io dico, c’erano con lui altri tre agrigentini collegati: almeno uno, dico uno di loro, non poteva dire: “Vedete che per quanto io sia contro le pale, queste però sono a 15 chilometri dalla Valle, non dietro ai templi”! Era compito loro, con onestà intellettuale, chiarire questo punto invece che lasciar credere a tutti che fosse come aveva capito il giornalista sul posto e la conduttrice in studio. Ho pure chiesto spiegazioni a uno dei tre agrigentini in questione e, per riservatezza, non riferisco la ragione che ha accampato. Detto questo, ho pure parlato con la responsabile del programma che ha assicurato che “Morning News” ospiterà quanto prima il sindaco di Agrigento, possibilmente collegato dalla Valle dei Templi per dimostrare che le foto ricordo, davanti o dietro ai templi, verranno senza pale, fidatevi”. 

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