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Domenica, 28 Aprile 2024
Si corre ai ripari

Il sequestro della discarica di Siculiana, vertice urgente in Prefettura: ecco le soluzioni tampone trovate per scongiurare il disastro ambientale e il vertiginoso aumento dei costi

Filippo Romano si recherà personalmente all'Arpa di Palermo per un incontro con il direttore generale per chiarire quali sono gli eventuali interventi da suggerire alla Regione per agevolare la rimozione dei pericoli per l'ambiente contestati dalla Procura

Riunione operativa oggi in Prefettura con i vertici Srr e ditta gerente della discarica subcomprensoriale di Siculiana che ieri, in esecuzione di un decreto del gip del tribunale di Agrigento su richiesta della Procura, è stata sottoposta a sequestro preventivo dai carabinieri del Noe di Palermo e del comando provinciale di Agrigento. A convocare e presiedere l'incontro è stato il prefetto Filippo Romano.

Sequestro discarica di siculiana

Alla ditta gerente, fermo restando il sequestro, è stato chiesto di presentare, all'autorità giudiziaria, un'istanza di concessione dell'uso. Il custode non può del resto accogliere conferimenti di rifiuti che a Siculiana arrivano da molti Comuni dell'Agrigentino e del Trapanese. E il rischio è che la spazzatura prima o poi venga, anche se è un reato, abbandonata dai cittadini con effetti sull'ambiente e il decoro. Ma che anche le soluzioni tampone di conferimento comportino costi aggiuntivi per i Comuni, le Srr e quindi i cittadini, perché portare i rifiuti a Siculiana ha un costo, mentre portarli in altre realtà lontane non potrà che pesare sul conto finale del servizio rifiuti.

La Srr farà un intervento ad adiuvandum, evidenzierà nel dettaglio cioè quali sono gli effetti negativi dell'impossibilità di utilizzo della discarica. Un nuovo "faccia a faccia", che servirà a fare il punto della situazione e della sua evoluzione, si terrà martedì.

"Irregolarità amministrative e violazione della normativa ambientale": sequestrata la discarica di Siculiana

Il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, si recherà personalmente all'Arpa di Palermo per un incontro con il direttore generale Vincenzo Infantino. L'obiettivo è uno soltanto: chiarire quali sono gli eventuali interventi da suggerire alla Regione per agevolare la rimozione dei pericoli per l'ambiente contestati dall'autorità giudiziaria. Romano è in sistematico contatto anche con l'assessore regionale competente, Roberto Di Mauro, con i vertici della Srr, i sindaci interessati dell'Agrigentino e del Trapanese. La Regione ha, nel frattempo, individuato delle soluzioni tampone che permetteranno di trascorrere i giorni utili per gli approfondimenti e la formalizzazione dell'istanza, da parte della ditta gerente, della concessione dell'uso, senza immediati effetti negativi sull'ambiente.

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