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Domenica, 28 Aprile 2024
Il verdetto / Favara

Traffico di armi e droga: la maxi inchiesta "Mosaico bis", 14 assoluzioni e una condanna

Il giudice scagiona quasi tutti gli imputati dell'indagine il cui filone principale ha provato a chiarire la strage consumata negli anni scorsi sull'asse Favara-Belgio: non luogo a procedere per altri cinque, due rinvii a giudizio

Quattordici assoluzioni e una condanna: secondo il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino, ci sono pochissimi riscontri all'ipotesi investigativa dell'inchiesta "Mosaico bis" su un giro di armi e droga che sarebbe stato connesso a due bande rivali. Altri cinque imputati sono stati prosciolti nell'udienza preliminare e sono stati decisi, infine, due rinvii a giudizio.

L'unico imputato del troncone abbreviato nei cui confronti è stata decisa la condanna è il favarese trentaquattrenne Gerlando Russotto: un anno, 2 mesi e 20 giorni di reclusione (il pm Alessia Battaglia aveva chiesto la condanna a 4 anni) per due sole accuse di detenzione e porto illegale di pistole. Per le imputazioni di spaccio è stata disposta l'assoluzione come chiesto pure dalla procura.

La maxi inchiesta "Mosaico bis": il processo si divide in più tronconi

Assoluzione, invece, come proposto pure dal pm, per altri quattordici imputati. Si tratta dei fratelli favaresi Salvatore e Ignazio Sicilia, 41 e 49 anni; Nicola Chiarelli, 29 anni e Salvatore Chiarelli, 57 anni, entrambi di Canicattì; Alessandro Puntorno, 55 anni, di Agrigento; Salvatore Fortunato, 25 anni, di Agrigento; Salvatore Butticè, 36 anni, di Favara; Emilio Nobile, 29 anni, di Favara; Michele Amato, 49 anni, di Canicattì; Salvatore Matina, 36 anni, di Favara; Sharon Sortino, 31 anni, di Favara; Giusy Mendolia Calella, 29 anni, di Favara, Antonella Farabino, 53 anni, di Favara e Calogero Cusumano, 36 anni, di Favara.

Dopo la requisitoria, della scorsa udienza, il gup Giuseppa Zampino aveva dato la parola ai difensori (gli avvocati Davide Casà, Giuseppe Barba, Salvatore Cusumano, Angelo Piraino e Giovanni Sanfilippo) per le arringhe conclusive. Nella tarda mattinata di oggi è stata emessa la sentenza. 

Il giudice ha disposto, inoltre, il non luogo a procedere, perché il fatto non sussiste, nei confronti di: Calogero Greco Gambino, 31 anni, di Favara; Ignazio Agrò, 65 anni, di Racalmuto; Salvatore Alba, 40 anni, di Favara; Gioacchino Domenico Lo Giudice, 37 anni, di Canicattì e Giovanni Sortino, 57 anni, di Favara. 

In due, invece, sono stati rinviati a giudizio. Si tratta dei favaresi Luigi Deriu, 39 anni e Stefano Di Maria, 32 anni. Il dibattimento inizierà il 13 giugno davanti ai giudici della prima sezione penale presieduta da Alfonso Malato. 

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Il trentunenne favarese Antonio Sortino all'udienza precedente ha, invece, patteggiato un anno e nove mesi di reclusione per due ipotesi di detenzione ai fini di spaccio.

Dell'impianto accusatorio iniziale, quindi, resta in piedi molto poco dopo le decisioni del giudice. Anche il filone principale, che ha provato a fare luce sulla faida sull'asse Favara-Belgio, che ha provocato cinque omicidi e almeno il doppio di tentati omicidi, finora non ha trovato riscontri nei processi. 

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