Il naufragio di Lampedusa, la decisione è stata presa: il robot della Guardia costiera cercherà i 9 dispersi
Il relitto pare che possa essersi adagiato a circa 60 o 70 metri di profondità. Prima sarà necessario localizzarlo con precisione e poi si potrà procedere a far immergere l'attrezzatura. I sub non sono abilitati a scendere a tale profondità
Il robot per la ricerca dei 9 dispersi del naufragio, verificatosi fra Lampedusa e l'isolotto di Lampione lo scorso 30 giugno, dovrebbe essere operativo a partire da martedì.
Il naufragio di Lampedusa, sospese le ricerche dei 9 dispersi: si pensa all'immersione di un robot
Il barcone, dopo essersi ribaltato e dopo aver fatto finire in acqua tutti i migranti che vi erano a bordo (7 le donne, una delle quali incinta di 2 mesi, che hanno perso la vita e 46 i superstiti), pare che possa essersi adagiato a circa 60 o 70 metri di profondità. Prima sarà necessario localizzarlo con precisione e poi si potrà procedere a far immergere il robot della Guardia costiera. I sub non sono abilitati a scendere a tale profondità.
A pensare all'utilizzo del robot per appurare se i 9 dispersi sono rimasti o meno impigliati nel relitto è stato il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio. La Procura, subito dopo la tragedia, ha infatti aperto un'inchiesta sia sul naufragio che sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.