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Lunedì, 29 Aprile 2024
In due anni

"Giornata dedicata agli scomparsi": quei 6 agrigentini di cui non si sa più nulla

Il caso più eclatante è stato quello di Gessica Lattuca, 27 anni, mamma di quattro bambini piccoli di Favara. La ragazza sparì nel nulla il 12 agosto del 2018

E' la "giornata dedicata agli scomparsi", istituita nel 2019 dal commissario straordinario del governo per le persone di cui non si hanno più notizie. 

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I sei agrigentini scomparsi 

L'ultimo a scomparire nel nulla, era il 13 maggio del 2020, è stato il favarese Giuseppe Fallea di 84 anni. Viaggiava a bordo della sua Chevrolet Matiz di colore grigio che venne ritrovata, il 22 giugno dello stesso anno, nelle campagne di Casteltermini. All'inizio di gennaio del 2019 scomparve, ma da Marsala dove era ricoverato in una struttura sanitaria, Angelo Gentile, 48 anni, originario di Santo Stefano Quisquina. Prima ancora - il 25 settembre del 2018 - sparì Gioacchino Vella, 42 anni all'epoca della sparizione, di Palma di Montechiaro. Il caso più eclatante è stato naturalmente quello di Gessica Lattuca, 27 anni, mamma di quattro bambini piccoli di Favara. La ragazza sparì nel nulla il 12 agosto del 2018. Il 17 aprile dello stesso anno scomparve invece Giuseppe Gulli, pensionato di 86 anni, di Menfi e prima ancora - era il 19 gennaio del 2018 - a Racalmuto scomparve Giuseppe Alaimo, allora 63enne.

L'impegno di Prefettura e forze dell'ordine

La Prefettura  è impegnata in prima linea e opera attivamente, d’intesa con tutte le componenti istituzionali nella ricerca delle persone scomparse attraverso procedure e modalità di attivazione che sono state cristallizzate nel Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, recentemente aggiornato". Dalla Prefettura viene sottolineato il "costante impegno delle forze dell'ordine e si rivolge l’invito alla popolazione, al verificarsi di questi tragici eventi, a fornire il necessario supporto alle istituzioni competenti, denunciando tempestivamente il verificarsi di eventuali allontanamenti, specialmente qualora questi riguardino soggetti fragili e affetti da disturbi psichici". 

La missione dell'associazione Penelope

Fu Gildo Claps, fratello di Elisa Claps, scomparsa nel 1993 il cui corpo è stato ritrovato nascosto per 17 anni nella soffitta della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, ad avere l'idea di riunire nel 2002 alcune famiglie di persone scomparse. Tutte legate fra di loro da sentimenti di sofferenza, dalla ricerca di risposte comuni, dall'esigenza di condivisione. Nacque così in Italia un'associazione di volontariato formata dai familiari ed amici delle persone scomparse per creare momenti di incontro tra le famiglie, per condividere le esperienze, per comprendere dalle esperienze personali le criticità legate alle scomparse, per farsi promotori di istanze presso le istituzioni centrali e locali affinché venissero messe in atto linee di comportamento condivise, dalla raccolta della denuncia, alle ricerche, alle indagini etc. La "mission" principale di Penelope Italia e delle proprie sezioni territoriali è andare in soccorso delle famiglie che si trovano a vivere l'esperienza della scomparsa. Penelope Italia interviene dando supporto psicologico e assistenza legale.

Linee guida e protocolli per la ricerca delle persone scomparse

Le prime linee guida per la ricerca delle persone scomparse risalgono al 2010, addirittura precedenti alla legge 203 del 2012. Sono frutto di tre anni di lavoro dei vari commissari di governo per le persone scomparse e delle forze dell'ordine che raccogliendo le testimonianze delle famiglie di Penelope hanno elaborato un vademecum di comportamenti da adottare in caso di scomparsa. Negli anni successivi la legge 203/2012 ha affinato queste linee guida introducendo l'adozione di piani provinciali per la ricerca delle persone scomparse adottati dalle prefetture responsabili del coordinamento delle ricerche.

Commissario straordinario del governo per le persone scomparse

La figura del commissario straordinario del governo per le persone scomparse è al momento unica in Europa. Questa assicura il coordinamento tra le amministrazioni competenti in materia, con le prefetture, favorisce il confronto incrociato tra i dati a carattere nazionale sulle persone scomparse e i corpi non identificati, relaziona semestralmente i risultati del fenomeno della scomparsa.

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