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Lunedì, 29 Aprile 2024
La requisitoria / Favara

Imprenditore ucciso a colpi di pistola dentro un bar: chiesto ergastolo per l'ex suocero

La procura propone il carcere a vita per il 66enne Giuseppe Barba accusato dell'omicidio del 45enne Salvatore Lupo. Il movente sarebbe legato ai contrasti economici legati alla separazione

Le indagini, le prove scientifiche, le testimonianze nel processo e il movente indirizzano nella stessa direzione: secondo il pubblico ministero Paola Vetro a uccidere l'imprenditore ed ex presidente del consiglio comunale di Favara, Salvatore Lupo, freddato a 45 anni il giorno di Ferragosto del 2021, è stato il suocero Giuseppe Barba.

Il magistrato della procura ha chiesto, quindi, la condanna all'ergastolo per l'imputato 66enne sospettato fin dal primo momento per via dei contrasti economici legati alla separazione con la figlia. 

I dubbi della difesa: "Nel video si vedono due auto"

Barba sarebbe stato tradito dalle immagini di un filmato, estratto dalle telecamere di un impianto di videosorveglianza, che immortala la sua Fiat Panda mentre effettua un tragitto nella direzione della via IV novembre, dove, nel bar, è stato commesso l’omicidio dell'imprenditore che gestiva una serie di comunità per disabili e operava nel settore dell'edilizia. Lupo è stato freddato davanti all'ingresso della porta del bagno: il titolare (finito poi sotto inchiesta) ha negato di avere visto il killer in azione dicendo che, in quel momento, si era abbassato per riempire le vaschette di gelato che Lupo gli aveva chiesto.

Freddato a un metro dal bancone, il barista: "Era impossibile vederlo"

Proprio sull'auto, grazie all'esame dello Stub, sono state trovate - sul volante in particolare - tracce di polvere da sparo che avrebbero confermato i sospetti dei carabinieri tanto da fare scattare, il 9 settembre di 2 anni fa, il fermo della Procura. "Le indagini e le prove - ha detto il pm nel corso della requisitoria - non lasciano margini per ricostruzioni alternative. Tutti i testimoni del processo non hanno fatto altro che confermare il quadro accusatorio anche in relazione al movente".

All'origine dell'omicidio ci sarebbero i contrasti economici legati alla separazione di Lupo con la moglie Giusi Barba: l'unico familiare a costituirsi parte civile, con l'assistenza dell'avvocato Daniela Posante, è stato il figlio. Il legale ha illustrato la propria arringa dopo il pubblico ministero associandosi alla proposta di condanna e chiedendo il risarcimento dei danni mentre il difensore dell'imputato, l'avvocato Salvatore Pennica, illustrerà la sua arringa il 3 novembre. 

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