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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Giornalista morta per malaria, 7 avvisi di garanzia per medici e infermieri

L'autopsia - affidata ai medici Cinque e Abbita - sulla salma di Loredana Guida è stata fissata per lunedì. Gli indagati adesso potranno nominare il proprio consulente di fiducia per prendere parte all'irripetibile esame autoptico

Sette informazioni di garanzia - per medici e infermieri dell'ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento e per il medico di famiglia - sono stati emessi dal pm Elenia Manno che è il titolare dell'inchiesta aperta, per l'ipotesi di reato di omicidio colposo, dopo la morte, nella notte fra lunedì e martedì, della giornalista-insegnante Loredana Guida di 44 anni. Gli avvisi di garanzia sono, al momento, in corso di notifica. 

Temeva d'aver contratto la malaria, l'inchiesta dovrà chiarire anche i "buchi narrativi"

L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto e arriva dopo l'audizione dei familiari della giornalista che, quali persone offese, hanno ricostruito l'intera catena di medici che ha seguito il caso. Gli indagati adesso potranno nominare il proprio consulente tecnico di fiducia per prendere parte all'irripetibile esame autoptico. All'autopsia non parteciperà anche l'infettivologo. I familiari di Loredana hanno nominato come consulenti tecnici di parte i medici legali Paolo Procaccianti e Antonio Guaiana. 

Loredana Guida è risultata essere affetta da malaria terzana maligna, lo stesso ceppo che uccise negli anni Sessanta il ciclista Fausto Coppi. In merito, l'Asp ha ufficialmente reso noto: "Giorno 21 veniva ipotizzata la diagnosi di 'malaria', confermata da un test immunocromatografico eseguito lo stesso giorno e validata dall’istituto di Microbiologia dell’università di Palermo come 'malaria da plasmodium falciparum'".

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L'autposia - che è affidata al medico legale Sergio Cinque di Palermo e Giuseppe Abbita, primario emerito in Medicina interna, - è stata fissata per lunedì. L'esame autoptico dovrà chiarire la causa del decesso di Loredana Guida e quant'altro utile, nei limiti delle competenze tecniche, per la ricostruzione dei fatti. 

I familiari presentano esposto in Procura: aperta l'inchiesta

Loredana Guida era stata in vacanza a Lagos, in Nigeria. Ha iniziato a star male subito dopo il suo rientro. Aveva inappetenza e febbre alta. Giorno 15, temendo qualcosa di serio, è andata al pronto soccorso dell'ospedale "San Giovanni di Dio" dove è stata per 9 ore e dove è stata sottoposta ad esami del sangue di routine e ad una radiografia. L'attesa della 44enne si è conclusa con la decisione di Loredana di apporre la firma sul foglio di dimissioni. E' tornata a casa dove cinque giorni dopo è entrata in coma. Col 118 è stata riportata, questa volta era in codice "rosso", al pronto soccorso di contrada Consolida dove è stata ricoverata a Rianimazione. Era il 20 gennaio. 

Lunedì 27, anche la Prefettura di Agrigento - con in testa il prefetto Dario Caputo - si è mobilitata chiedendo l'intervento degli specialisti dell'istituto nazionale per malattie infettive "Spallanzani" di Roma. Ma per Loredana non c'è stato nulla da fare e durante la notte il suo cuore ha smesso di battere. 

Dopo la tragedia, i familiari di Loredana Guida - rappresentati e difesi dall'avvocato Daniela Posante - hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica. La Procura ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per omicidio colposo. 

I familiari presentano esposto in Procura: aperta l'inchiesta
 

  

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