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Lunedì, 29 Aprile 2024
Nuova tragedia / Lampedusa e Linosa

L'inchiesta sul nuovo inferno di Lampedusa: morti ustionati 2 bambini, dispersa una mamma e l'altra in condizioni disperate al Civico

Le salme dei bimbi, già portate alla camera mortuaria del cimitero, sono di un maschietto e di una femminuccia. Cinque le persone, fra cui un altro piccolo di 2 anni, trasferite all'ospedale di Palermo. La Procura ha già aperto un'inchiesta

Morti, feriti, dispersi. E' di nuovo, all'improvviso, l'inferno a Lampedusa dove alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana sono state già portate (alle ore 15 circa) le salme, quasi carbonizzate, di due bambini piccolissimi: dovrebbero avere 1 e 2 anni, un maschietto e una femminuccia. Dove, dal Poliambulatorio, sono state trasferite al Centro Grandi ustioni di Palermo complessivamente 5 persone. Oltre alla venticinquenne incinta e in condizioni disperate, al bambino di due anni, e al ragazzo con ustioni alle gambe, i medici hanno trasferito un altro uomo e una donna. Anche loro sono ustionati, ma non sono in gravi condizioni. 

La donna, mamma del piccino che ha perso la vita, è in condizioni gravissime: è stata intubata e la prognosi sulla vita è riservata. La mamma della bambina che è morta risulta essere invece dispersa. E' stata sbalzata fuori al momento dell'esplosione. Un aereo ed una motovedetta della Guardia costiera sono impegnati nelle operazioni di ricerca. 

A parlare di una esplosione sono stati non soltanto i migranti sopravvissuti: sono 28 coloro che hanno già fatto ingresso all'hotspot di contrada Imbriacola. Ma anche l'equipaggio di un peschereccio tunisino che è intervenuto per un primo soccorso, secondo quanto è stato ricostruito dalla Guardia costiera.

La segnalazione 

L'imbarcazione a bordo della quale hanno perso la vita due bambini era stata segnalata in difficoltà questa mattina "in area di responsabilità Sar maltese, in prossimità dei limiti dell'area Sar italiana" da un motopesca tunisino che ha contattato la Guardia costiera di Lampedusa - la ricostruzione è della Guardia costiera - . In accordo con le autorità maltesi - che hanno coordinato
l'invio di mezzi - una motovedetta della Guardia costiera di Lampedusa è stata inviata sul posto e ha recuperato 38 migranti, parte dei quali già soccorsi dal peschereccio, tra cui anche i corpi privi di vita di due minori.

Un inferno quello che si sono ritrovati davanti gli occhi i militari della Capitaneria di porto. 

Procura apre inchiesta 

Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro reato. Sono queste le ipotesi di reato che vengono, al momento, avanzate dalla Procura della Repubblica di Agrigento che, con il facente funzioni Salvatore Vella, sta coordinando l'inchiesta aperta dalla Guardia costiera. Il capo dei pm sta coordinando il comando generale della Capitaneria, la Guardia costiera di Lampedusa e la Squadra Mobile che è 365 giorni all'anno presente sull'isola.

"Ci sono due bambini piccolissimi morti bruciati e diversi feriti - conferma il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella - . I migranti sono stati trasbordati sulle unità di soccorso e il barchino è stato lasciato alla deriva ancora galleggiante". Nessuno ha certezza di quello che sia avvenuto sul quella carretta del mare, ma il fatto che il barchino sia stato lasciato alla deriva ancora galleggiante è indicativo del fatto che non può esserci stata una esplosione sul natante. Spetterà comunque all'inchiesta, che è stata appena aperta, fare chiarezza su cosa abbia determinato l'incendio a bordo.

La ricostruzione della tragedia 

E' esploso il motore del barchino? O delle scintille provocate dal motore hanno fatto scoppiare l'incendio sul barchino, carico di subsahariani, che stava facendo rotta verso Lampedusa? Queste le ipotesi al momento al vaglio. 

I due bambini - di uno e due anni - che erano vicini sono morti carbonizzati. Feriti, una donna di 25 anni è in gravissime condizioni, i migranti che erano seduti a poppa dell'imbarcazione. Dell'attività investigativa si sta occupando la Squadra Mobile della Questura di Agrigento che 365 giorni l'anno è presente, proprio per il fenomeno immigrazione clandestina, a Lampedusa. I poliziotti della Squadra Mobile, adesso, proveranno a sentire - nonostante siano tutti sotto choc - i migranti che erano sul barchino. 

Sindaco sotto choc lancia un appello 

"Il presidente della commissione europea venga a Lampedusa a vedere quello che succede. E' un inferno. Sono sindaco da appena 100 giorni e ho già contato 5 vittime". Lo ha detto il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, appresa la notizia dell'ennesima tragedia che si è registrata nelle acque antistanti a Lampedusa.

"L'Europa deve fare immediatamente qualcosa, non è più possibile far morire la gente" - ha aggiunto, sotto choc, Mannino che si trova a Linosa per inaugurare un nuovo servizio - . 

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(in aggiornamento)

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