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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso / Canicattì

Falsità in testamento olografo e appropriazione indebita? In cinque denunciano un cugino

Il gruppo si è rivolto alla polizia dopo che una consulenza tecnica calligrafica ha fatto emergere che la firma, quella del defunto, era apocrifa

Muore un familiare e si innesca una "guerra" fra cugini: cinque contro uno per la precisione. Uno che è stato denunciato - i cinque hanno bussato alla porta del commissariato - per falsità in testamento olografo e appropriazione indebita. E lo hanno fatto dopo una consulenza tecnica calligrafica che ha fatto emergere che la firma, quella del cugino defunto, apposta sul testamento che ha reso erede universale il denunciato, era apocrifa. 

I cinque cugini volevano organizzarsi con il sesto, almeno in primissima battuta, per la successione legittima. Dopo il trigesimo hanno contattato il cugino che non si era più, nel frattempo, fatto sentire. Durante una telefonata, il cugino ha però riferito che "forse c'era un testamento in suo favore". Una frase che ha, inevitabilmente, fatto suonare il campanello d'allarme negli altri cugini che hanno dato mandato ad un avvocato per cercare questo "benedetto" testamento. E' stata fatta fare quindi la comparazione calligrafica delle firme e sono state fatte delle verifiche sul conto corrente del defunto. Contro trovato con un saldo di appena 70 euro. 

Per i cinque cugini, tagliati fuori dall'eredità del defunto, è necessario, anzi indispensabile, che si verifichi anche se vi siano stati o meno eventuali prelievi ingiustificati dal conto corrente.  

I poliziotti del commissariato di Canicattì, da settimane ormai, si stanno occupando del caso. 

  

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