Ivoriano di 55 anni trovato morto al largo di Lampedusa: è stato seppellito a Santa Elisabetta
Fu possibile dare un'identità all'immigrato perché nella tasca dei pantaloni aveva un passaporto
E' stato tumulato al cimitero di Santa Elisabetta uno dei cinque cadaveri trasferiti venerdì scorso, con il traghetto di linea, da Lampedusa. Si tratta di un uomo di 55 anni della Costa d'Avorio. La salma è stata recuperata, dal pattugliatore della Guardia di finanza, lo scorso 17 agosto al largo dell'isolotto di Lampione. Il corpo risultò essere in totale stato di decomposizione, ma l'uomo aveva nella tasca dei pantaloni un passaporto. Ed è sulla base di questo documento che è stato identificato.
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"Abbiamo raccolto l'appello del sindaco di Lampedusa e della Prefettura di Agrigento. Siamo sempre disponibili all'accoglienza ritenendo un dovere civico metterci a disposizione e offrire una degna sepoltura a questo nostro sfortunato fratello - ha detto il sindaco di Santa Elisabetta, Mimmo Gueli - . Su queste tragedie del mare non si deve mai abbassare la guardia, ci devono portare tutti a riflettere sul dramma legato all’immigrazione".
Al cimitero, alla presenza delle autorità locali, dell'arciprete don Giuseppe D'Oriente e di un nutrito gruppo di cittadini, si è svolto un momento di raccoglimento e preghiera.
