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Domenica, 28 Aprile 2024
Tribunale / Canicattì

Sorpresi con auto taroccata e targa francese: assoluzione per una coppia

La vicenda scaturisce da un'indagine della polizia che scoprì una vettura alla quale era stato sostituito pure il telaio: secondo i giudici "il fatto non costituisce reato"

Assoluzione perché il fatto non costituisce reato: i giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato, hanno scagionato Salvatore Mantione, 52 anni e la compagna Giusi Puleri, 32 anni, di Canicattì, finiti a processo con l'accusa di avere taroccato un'auto immatricolandola in Italia con una targa e un numero di telaio taroccato.

Ai due imputati si contestava l'accusa di riciclaggio: i giudici hanno riqualificato il fatto in ricettazione e hanno ritenuto che gli imputati avessero agito in assenza di dolo. La vicenda scaturisce da un'indagine della polizia che il 29 aprile del 2020 scopre un'auto che sarebbe stata "taroccata" in modo da occultare la provenienza furtiva.

"Sorpresi con auto taroccata": coppia a giudizio 

La Fiat Grande Punto bianca, in particolare, intestata a Mantione ma ritenuta in uso alla donna, dopo essere stata rubata, due anni prima a Catania, sarebbe stata rimessa in circolazione attraverso delle operazioni fraudolente che avrebbero ostacolato la provenienza illecita. 

In particolare sarebbe stata apposta una targa italiana al posto di una francese e sarebbe stato modificato il numero di telaio. Il pubblico ministero Paola Vetro aveva chiesto la condanna a 3 anni di reclusione. Il difensore, l'avvocato Calogero Lo Giudice, al contrario aveva replicato che non era emersa alcuna prova del fatto che le alterazioni dolose all'autovettura fossero state realizzate dagli imputati che si erano limitati solo ad acquistarla.

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