"Ha rapinato un 14enne e sbattuto al muro minacciandolo un poliziotto": arrestato 20enne
Il giovane, nel primo weekend del mese, aveva creato il caos in una delle location della movida. Su richiesta della Procura, il gip ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari con braccialetto elettronico
Domiciliari, con braccialetto elettronico. E' in esecuzione di un'ordinanza che applica una misura cautelare che un ventenne canicattinese è stato arrestato. Si tratta del giovane che, nel primo weekend del mese, ha creato scompiglio in piazza Dante.
I fatti
Ha rapinato un quattordicenne, portandogli via il portafogli che aveva in tasca, ed ha tentato di fare lo stesso con un coetaneo. All'arrivo dei poliziotti, anziché calmarsi ha iniziato a insultare e minacciare: "Sono un mafioso, vi sparo!". Ad certo punto, avrebbe anche afferrato al polso uno degli agenti e lo avrebbe, con violenza, sbattuto contro un muro, cercando di prendere qualcosa (un coltello di circa 17 centimetri ndr.) dal marsupio. Fu il caos nella notte fra il 2 e il 3 settembre in piazza Dante, luogo della movida, a Canicattì. Piazza Dante è lo slargo dove, nel giugno del 2017, venne ucciso, con due coltellate, il ventiduenne Marco Vinci che, davanti ad un pub, aveva preso le difese di una donna di 38 anni - alla quale erano stati rivolti pesantissimi apprezzamenti - che era in sua compagnia.
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Le denunce
Il ventenne venne, allora, denunciato alla Procura di Agrigento dai poliziotti del commissariato cittadino. Gli agenti accertarono inoltre che il canicattinese era stato anche destinatario di un avviso orale, firmato dal questore. Un provvedimento che lo invitava a comportarsi secondo le regole. Cosa che non ha fatto, tant'è che - oltre alle ipotesi di reato di rapina, resistenza e lesioni personali a pubblico ufficiale, nonché possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere - si configurò anche la fattispecie di reato di inosservanza del provvedimento d'autorità.
L'arresto
Il ventenne, G. M., nei giorni scorsi, è stato arrestato. E lo hanno fatto i poliziotti del commissariato di Canicattì in esecuzione di un'ordinanza d'applicazione della misura cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. A firmare l'ordinanza è stato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, su richiesta della Procura. Il ragazzo, adesso, dovrà, dunque, stare ai domiciliari con il braccialetto elettronico, a disposizione dell'autorità giudiziaria.