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Domenica, 28 Aprile 2024
Criminalità / Porto Empedocle

"Si spaccia per carabiniere e truffa una coppia di anziani che consegnano soldi e gioielli": denunciato 39enne

L'empedoclino, sostenendo di stare indagando su una rapina, è riuscito ad entrare in casa dell'ottantenne pensionato ed ha portato via tutti i preziosi della famiglia. Monili che ha anche rivenduto

Si spaccia per carabiniere e riesce a truffare una coppia di anziani dai quali si è fatto consegnare soldi e gioielli. Non è forse la prima volta che il trentanovenne empedoclino, già noto alle forze dell'ordine, mette a segno reati del genere. Ma stavolta gli è andata, e decisamente, male perché i poliziotti del commissariato "Frontiera" sono riusciti a stanarlo e a denunciarlo alla Procura della Repubblica di Agrigento. 

E adesso il trentanovenne dovrà rispondere anche delle ipotesi di reato di truffa aggravata, ricettazione e usurpazione di funzioni pubbliche. E' stato, fra l'altro, trovato in possesso di una dose di hashish e per questo motivo, quale consumatore abituale di stupefacenti, è stato segnalato alla Prefettura di Agrigento. 

Anziani truffati, Comune e Prefettura lanciano il decalogo “Io non ci casco”

L'empedoclino, incontrando un pensionato ottantenne lungo una delle vie principali della città marinara, gli ha raccontato d'essere un carabiniere in servizio nella locale stazione e di stare indagando su una rapina. Ha chiesto, anzi preteso, di andare a casa dell'anziano per controllare i gioielli in suo possesso. L'anziano, fidandosi e non avendo nulla da nascondere, non ha esitato un attimo, lo ha portato in casa propria e gli ha mostrato i gioielli di famiglia. Preziosi che sono stati "acquisiti" dal trentanovenne. Il delinquente ha, infatti, riferito alla coppia di pensionati di dover portare quei gioielli in caserma per effettuare controlli e riscontri. Ma il trentanovenne ha fatto di più. Ha preteso che l'ottantenne facesse un prelievo al bancomat - e l'anziano ha preso 200 euro - per controllare, sempre a dire del furfante, i numeri sulle banconote in possesso della coppia. Stava indagando del resto - questo avrebbe continuato a ripetere - su una rapina di soldi e gioielli. A prelievo di denaro fatto, ha chiesto al "nonnino" di accompagnarlo in auto verso la caserma. Sostenendo di dover fare delle fotocopie, ha fatto arrestare la marcia dell'auto lungo la statale ed è entrato in un bar dal quale non è più riuscito. L'anziano ha atteso e atteso. Poi non vedendolo arrivare e andandolo a cercare senza alcun riscontro è andato in commissariato a raccontare tutto quello che gli era accaduto. Preda della rabbia la moglie di circa 10 anni più giovane che non è riuscita, e non riesce ancora oggi, a darsi pace per quanto - nonostante tutte le accortezze e prudenze avute fino ad allora - gli è capitato. 

I poliziotti del commissariato "Frontiera" si sono messi subito al lavoro e sono riusciti ad identificare il balordo che ha truffato, e che si è perfino rivenduto i preziosi, la coppia di anziani empedoclini. Si tratta appunto di un trentanovenne già noto alle forze dell'ordine. Un uomo che ha "raccolto" l'ennesima denuncia in stato di libertà.

  

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