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Sabato, 27 Aprile 2024
La decisione / Porto Empedocle

Arrestato nell'inchiesta sulle tentate estorsioni ad imprenditori: il Comune sospende dipendente

Si tratta di un provvedimento cautelare, in attesa che gli indagati - tre gli empedoclini posti ai domiciliari con braccialetto elettronico - facciano chiarezza sulle loro posizioni e ci sia un pronunciamento da parte dei giudici

"Sospensione cautelare dal servizio". E' stata firmata a carico di un dipendente che, a metà dello scorso ottobre, è rimasto coinvolto nell'inchiesta, della Squadra Mobile, sulle tentate estorsioni agli imprenditori – due per la precisione – che si occupano di servizi ambientali e uno edile. Imprenditori che vennero presi di mira - stando alle accuse formalizzate - dal dicembre del 2019 fino allo scorso agosto per imporre assunzioni di familiari ed amici, ma anche retribuzioni non dovute e rescissione di contratti di locazione.

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Tre gli empedoclini che, a metà dello scorso ottobre appunto, sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza cautelare ai domiciliari firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo, Filippo Serio. Gip che dispose anche l’applicazione del braccialetto elettronico e che escluse l'aggravante dell'associazione di stampo mafioso. Per questo motivo gli atti dell’inchiesta della Dda di Palermo vennero trasmessi al procuratore della Repubblica di Agrigento, facente funzione, Salvatore Vella. A fine ottobre, il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha rinnovato l'ordinanza cautelare a carico dei tre empedoclini. La vicenda è stata esaminata da un nuovo giudice, che ha confermato in maniera integrale il provvedimento, dopo che il gip di Palermo Filippo Serio aveva appunto escluso l'aggravante del metodo mafioso. 

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Ai domiciliari, a metà dello scorso ottobre, finirono – con l’accusa di concorso in tentata estorsione – Giuseppe Migliara di 61 anni, Giuseppe Freddoneve di 34 anni e Filippo Freddoneve di 59 anni. 

A fine mese, il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello, esprimendo "rammarico, ma anche determinazione a ripristinare la legalità e a tutelare la maggior parte degli empedoclini onesti e lavoratori", aveva annunciato che era in fase di valutazione l'eventuale costituzione di parte civile, da parte del Comune, nei processi che seguiranno alle inchieste sulle presunte tentate estorsioni in danno di imprenditori e antidroga "Fish&Drug". 

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Adesso, il Municipio di Porto Empedocle ha disposto - in attesa, naturalmente, che gli indagati facciano chiarezza sulle loro posizioni e ci sia un pronunciamento da parte dei giudici - la sospensione cautelare dal servizio del dipendente che è rimasto coinvolto, appunto, nell'inchiesta sui tentativi di estorsione.  

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