Pesce di dubbia provenienza: ancora un sequestro e un’altra sanzione al titolare di stabilimento balneare
Alla prima serata di controlli, durante la quale sono stati bloccati oltre 40 chili di alimenti e multati 2 imprenditori, se ne è aggiunta una seconda
E sono tre. In due serate di controlli, i carabinieri del Centro Anticrimine Natura sono riusciti a scovare tre locali dove gli alimenti, pronti ad essere cucinati e serviti ai clienti, non risultavano essere tracciabili. Dopo le verifiche di venerdì sera su un ristorante del lungomare Falcone-Borsellino e un chiosco di viale Delle Dune dove sono stati sequestrati oltre 40 chili di prodotti ittici e alimenti e i due titolari sono stati sanzionati, sabato sera sono stati messi a segno controlli su altri due ristoranti e uno stabilimento balneare, sempre a San Leone.
Alimenti e prodotti ittici non tracciati: sequestri per 40 chili e multe a ristorante e chiosco
In un caso, nello stabilimento balneare per la precisione, sono stati ben 20 i chili di prodotti ittici la cui provenienza non è risultata essere tracciabile. E’ scattato il sequestro anche in questo caso, così come la sanzione di 2.500 euro in danno del proprietario.
I carabinieri del Centro Anticrimine Natura, coordinati dal tenente colonnello Vincenzo Castronovo, con l’ausilio della Guardia costiera, non sono affatto intenzionati ad abbassare la guardia. E questi dell’ultimo weekend non saranno gli ultimi controlli, tutt’altro. C’è da tutelare la salute pubblica, oltre che garantire il rispetto delle regole – si chiama legalità – anche su questo “fronte”.
Come già anticipato da AgrigentoNotizie, dall’inizio della campagna estiva, avviata il primo giugno, fino ad oggi, sono quasi 500 chili i prodotti – carne, pesce e alimenti vari - sequestrati. In due mesi, elevate sanzioni per oltre 50 mila euro. Ma non è, appunto, finita. Anzi. Perché la parola d’ordine è, e resta, una soltanto: tutela del consumatore. Agrigentini e turisti che pagano, e talvolta anche fior di quattrini, per uno stuzzichino o una cena la cui genuinità, così per come previsto dalle normative, non è, purtroppo, affatto garantita.