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Mancanza di infrastrutture, rifiuti e necessità di riciclare, pensando al 2025: Romano pronto a mettersi in gioco su un fronte di 360 gradi

Il neo prefetto: "Agrigento è meta turistica di primaria importanza e il 2025 deve essere un'occasione. Noi faremo il massimo, non soltanto per l'ordine pubblico"

Non soltanto Lampedusa e la "sua" crisi perdurante immigrazione clandestina. La Prefettura di Agrigento è proiettata anche al 2025 quando la città dei Templi sarà Capitale italiana della cultura, ma anche alla lotta alla criminalità organizzata e all'incandescente tema dei rifiuti. Il neo prefetto di Agrigento, Filippo Romano, oggi, giorno di presentazione alla comunità, li ha scandagliati, garantendo il "massimo impegno".

Capitale italiana della cultura 2025 

"Sarà un lavoro bello perché non si tratta di risolvere un problema, ma si tratta di fare qualcosa in più per la città. Agrigento deve fare uno scatto a questo punto. E' meta turistica di primaria importanza, non è ancora Siracusa, Ortigia o Taormina, ma ha tutte le carte per esserlo - ha premesso il prefetto Filippo Romano - . Intanto ha un Parco archeologico che è fra i primi al mondo, ed ha un parco archeologico autonomo. E' stato fra i primi in Sicilia. Quando un Parco riesce ad ottenere autonomia significa che a quel territorio, cioè Agrigento, viene dato il trattenimento di una risorsa importante perché entrano tanti soldi da lì. Io ho notato comunque un enorme passo avanti nella città, venendo ad Agrigento lo scorso anno come turista. Ho notato molti più locali aperti, il centro storico più vivibile, più frequentato. Agrigento 2025 deve essere un'occasione. Per quanto mi riguarda noi faremo il massimo, non soltanto per l'ordine pubblico. Perché ordine pubblico non è solo il controllo di eventuali intemperanze di movida. Ordine pubblico è garantire al cittadino la circolazione dei diritti, ed è anche più importante di quello che fa spettacolo, ossia la repressione successiva. Ordine pubblico è fondamentale per la cittadinanza". 

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Lotta alla criminalità organizzata 

"L'attività antimafia è fondamentale sia come attività di coordinamento delle forze di polizia, sia anche in Prefettura con le certificazioni antimafia e anche il controllo sui Comuni. Non avremo nessuna tolleranza e incertezza davanti alla pur minima ipotesi di infiltrazione mafiosa - ha detto il prefetto Romano - . Ho gestito 7 Comuni e una Provincia, dei 7 Comuni 5 sciolti per mafia. So di cosa parliamo e so che dobbiamo restare con la guardia alta. Seguendo i soldi, con la legge La Torre, si capisce dove vanno gli interessi di Cosa Nostra, perché la mafia è anche una forma di imprenditoria assistita da un fattore produttivo aggiuntivo rispetto al lavoro e capitale che è l'uso della violenza. Noi saremo vicini ai sindaci nei limiti della nostra possibilità perché oggi fare i sindaci è un'impresa complicatissima. Veniamo da decine di anni di riduzione del personale. Ci sono Comuni, uffici, comprese le Prefetture desertificate. E questo non può funzionare. Se non hai materialmente i vigili urbani non assicuri il servizio, poi qualifichi i vigili urbani affinché siano all'altezza. E molti Comuni sono in condizioni difficilissime" - ha spiegato l'autorità di Governo - . 

Rifiuti, la necessità di riciclare  

"Il tema dei rifiuti mi sta molto a cuore. Quello che ho fatto in Campania è il risultato dei 7 commissariamenti che ho fatto. Non abbiamo un numero sufficiente di impianti e il ciclo dei rifiuti non può chiudere. Qualsiasi realizzazione nel campo dei rifiuti viene avversata nella sua realizzazione, anche quella che risolverebbe il problema - è stato chiaro il neo prefetto di Agrigento - .  Napoli spendeva centinaia di euro a tonnellata per l'umido, ora sono riusciti a scendere dai 240 ai 140 e, nell'ultimo contratto, a 100. Tuttavia se avesse il suo impianto di compostaggio e non dovesse mandare, poco ecologicamente, tutti i rifiuti in autostrada fino a Verona spenderebbero 40 euro circa a tonnellata, il che significherebbe pagare una Tari inferiore. Sapete quanto si spende in Sicilia? 280 euro a tonnellata, ecco perché le vostre tasse sui rifiuti sono così alte. Ecco perché ci prendiamo in giro di voler tutelare l'ecologia e poi facciamo fare questo 'turismo' della spazzatura. Non è neanche vera la leggenda che poi mettono tutti assieme i rifiuti, perché se fosse possibile sarebbe una soluzione. I rifiuti rimangono 'in cerca d'autore' e circolano. Differenziare senza riciclare non serve. Ci vuole una fabbrica per recuperare il rifiuto. Per quanto riguarda gli elettrodomestici bianchi, la vulgata parla di inciviltà. Non è sempre così perché dalle ditte di recupero in poi si perdono le tracce. 'Terra dei fuochi' non è più soltanto in Campania, ma è in tutto in Sud e alla Sicilia e alla Calabria non ci si pensa. Spesso stiamo dietro all'argomento di moda e non all'argomento più grave. E' di moda dire che i rifiuti sono in Campania, se ne parla lì. Fatevi un giro nelle campagne del Ragusano che è devastata dall'abbandono dei rifiuti per strada. Così come a Licata. Bisogna realizzare impianti - ha detto il prefetto - .  E' ipocrita dire che non vogliamo i termovalorizzatori quando poi facciamo partire le navi per la Tunisia o per la Danimarca. E' ancora più ipocrita pensare alla Danimarca che ha 67 termovalorizzatore. La Francia ne ha un centinaio, la Germania una novantina, l'Italia ne ha 36 di cui 6 al Sud e la Danimarca ci guadagna con i nostri rifiuti. Non mi sto pronunciando a favore dei termovalorizzatori, non è compito mio. Però che a Ponticelli, nel Napoletano, non si riesca a realizzare il progettato impianto per la raccolta dell'umido, che è quanto di più ecologico possa esistere, è grave".

 I temi "caldi": acqua e infrastrutture 

"Il prefetto rappresenta il Governo. Il suo dovere è mettere tutti intorno ad un tavolo per avere un ruolo enzimatico, per fare maturare le decisioni e trasformarle in atti concreti. Le infrastrutture di Agrigento sono un problema da sempre. E' la provincia siciliana meno toccata da infrastrutture - ha confermato il prefetto Filippo Romano - . Imparagonabile anche a Trapani e a Ragusa che comincia a intravedere, con lentezza, l'autostrada. Ieri il ministro Salvini ha incontrato la cittadinanza nell'incontro organizzato da Confcommercio, non ha fatto promesse vaghe, ma ha detto, per quanto riguarda l'aeroporto, che non è previsto, non c'è nel piano aeroportuale nazionale. Ha detto che ne parlerà con i suoi tecnici e di valutarne l'inserimento. Altrettanto vi dico io che quello che può fare la Prefettura è quello di cercare di risolvere i problemi perché le singole amministrazioni tengono a vedere solo i loro problemi. Se affrontiamo e curiamo un solo problema ne tralasciamo altri. Bisogna mettere tutto insieme e trovare delle soluzioni condivise". 

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