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Mafia, il neo prefetto Filippo Romano: “Siamo una piazza calda ma la nostra attenzione sarà massima”

Nell'ufficio territoriale del Governo si è svolto il primo incontro con i giornalisti

“Nel recente passato, Agrigento ha fatto dei passi avanti importanti, è molto trasformata come anche altre province siciliane, ci sono degli esempi da seguire come in alcune realtà turistiche, Siracusa o Taormina che stanno conoscendo un exploit, ma grazie anche ad Agrigento capitale della cultura 2025 anche qui arriveranno quei risultati”. Così il neo prefetto di Agrigento Filippo Romano, ai microfoni di AgrigentoNotizie a margine del suo primo incontro con i giornalisti. Durante la conferenza, si è parlato anche della gestione del fenomeno migratorio. “Lampedusa è un comune piccolo – ha ribadito il prefetto Romano – che si trova a fronteggiare dei problemi di portata internazionale e quindi va aiutata”.

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Il prefetto, che in provincia di Agrigento, da commissario, ha guidato diversi enti locali che erano stati sciolti per infiltrazioni mafiose, ha anche parlato di come è mutata, nel territorio, la presenza della criminalità organizzata. “Oggi la mafia non ha più confini regionali, non a caso, il prefetto Cocciufa che mi ha preceduto, è stata inviata a Reggio Emilia dove la sua esperienza antimafia che ha maturato qui, sarà preziosa. Agrigento – ha detto il prefetto Romano – è una piazza calda ma la nostra attenzione sarà massima”.

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