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Il nuovo prefetto Filippo Romano non è uno "sconosciuto": è stato nelle commissioni di Canicattì e Racalmuto

Nella città dell'uva Italia ha fatto parte della triade che ha guidato la comunità dal 2004 al 2006. Nel paese di Sciascia, dove il consiglio comunale era stato sciolto per infiltrazioni mafiose, ci fu invece fra il 2012 e il 2013

Non è un volto nuovo per l'Agrigentino. E' anzi uno che questa provincia, e le sue tantissime problematiche, le conosce bene. Anzi benissimo. Il prefetto Filippo Romano, ex capo di Gabinetto della Prefettura di Messina ed ex commissario della città metropolitana di Messina, è stato infatti commissario straordinario dei Comuni di Canicattì e Racalmuto. Realtà per le quali tanto si è battuto. 

A Canicattì c'è stato - facente parte della triade prefettizia che aveva guidato la città dell'uva Italia - dal 2004 all'11 giugno del 2006. A Racalmuto, dove il consiglio comunale era stato sciolto per infiltrazioni mafiose, ci fu invece fra il 2012 e il 2013. 

Era l'inizio di ottobre del 2012, per la precisione, quando Filippo Romano, già capo di gabinetto della Prefettura di Messina e volto già noto agli agrigentini visto che è stato commissario al Comune di Canicattì, si insediava a Racalmuto. 

Il Consiglio dei ministri ha deciso: dopo 3 anni trasferito il prefetto Maria Rita Cocciufa, al suo posto arriva Filippo Romano

Uno dei compiti principali di cui, nella "città della ragione", si è occupato - essendo esperto di diritto amministrativo e con una significativa esperienza nella guida di Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose – fu quello di creare le condizioni, modificando regolamenti e statuto comunale, affinché la mafia non riuscisse più a penetrare al Municipio di Racalmuto. E ancor prima di mettere piede a Racalmuto, il prefetto Filippo Romano, lanciò un significativo messaggio: “La legalità conviene a tutti, ed è una forte tutela soprattutto per i più deboli”. Il prefetto Romano, sempre a Racalmuto, si è occupato di fare in modo che venisse garantita, e avvertita dalla popolazione, la sicurezza, puntando anche sui sistemi di videosorveglianza. 

Assieme ai prefetti Enrico Galeani ed Emilio Saverio, Romano riuscì anche a scongiurare - nel novembre del 2012 -  il dissesto finanziario del Comune di Racalmuto. Nel luglio del 2013, Romano - nominato, dal governo regionale, commissario della Provincia di Messina - lasciò il paese.

Filippo Romano è nato ad Udine il 19 ottobre 1966. Laureato in Giurisprudenza, abilitato alla professione di avvocato, ha frequentato la scuola superiore della pubblica amministrazione per il corso biennale di formazione dirigenziale e la scuola superiore dell’amministrazione dell’Interno per i corsi istituzionali della carriera prefettizia, dove è entrato nel 1994 come viceconsigliere e nel 1996 è promosso consigliere. Dopo essere stato nominato dirigente a seguito di concorso pubblico nel 2001 è rientrato nella carriera prefettizia con il grado di viceprefetto aggiunto, per essere poi nominato viceprefetto nel 2010. Numerosissimi gli incarichi ricoperti in Sicilia, Calabria e Campania.

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