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Multato per aver abbandonato rifiuti, ma erano scontrini raccolti dai netturbini: archiviate due sanzioni

A proporre ricorso era stato il titolare di un'attività commerciale cittadina: decisive le immagini della videosorveglianza

Multato non una, ma ben due volte, perché dentro dei sacchi neri per rifiuti erano stati trovati documenti intestati alla sua impresa. A mettere però lì quella spazzatura indifferenziata, abbandonata per strada, erano stati gli operatori ecologici nel contesto di normali operazioni di pulizia.

Per questo un imprenditore ha contestato, e ottenuto ragione, rispetto a due sanzoni da 300 euro che gli erano state elevate dalla Polizia municipale di Agrigento nel 2019. A sostegno della sua tesi ha portato un dato inoppugnabile: le immagini della videosorveglianza del perimetro del suo negozio dal quale è stato possibile vedere che a creare quei sacchetti di indifferenziato erano stati i netturbini. Una mancata coordinazione tra i controlli e chi ha pulito il tutto ha fatto il resto.

In particolare, la ditta che si occupa dello spazzamento stradale dei rifiuti ha provveduto quel giorno alla pulizia della zona, lasciando poi i sacchi neri pieni sul ciglio della strada per essere raccolti dal personale che cura il ritiro. Tra tanta spazzatura, appunto, anche degli scontrini dell'azienda. Una circostanza, si è difeso il commerciante "che non può valere per addebitare la paternità del comportamento sanzionato alla stessa dato che, per un diffuso malcostume e per l'assenza di idonei contenitori per la raccolta di rifiuti nella zona da parte dell'amministrazione comunale, gli utenti siano soliti gettare gli scontrini per terra".

Obiezioni ritenute fondate dal Libero Consorzio, che ha ritenuto non vi fossero responsabilità riconducibili all'imprenditore. 

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