Vendita di alcolici e attività notturne: per il Comune è una continua "emergenza"
Nonostante la chiara linea data dal prefetto di Agrigento, si continua a fare ricorso a provvedimenti d'urgenza
La movida ad Agrigento? Una continua e perenne emergenza.
Sebbene di risse, rapine e altre attività violente o frutto della microcriminalità non si parli da un po', da ormai diversi mesi il Comune continua, periodicamente - diciamo ogni mese - si cimenta in ordinanze di regolamentazione che riguardano gli orari di esercizio delle attività di ristorazione e divertimento che hanno tutte lo stesso incipit, che qui si riporta: "preso atto della contingibile necessità ed urgenza di predisporre una disciplina delle attività e degli orari di chiusura dei predetti pubblici esercizi e luoghi di svago che sia quanto più possibile compatibile con le esigenze di vivibilità urbana e di ottimale fruizione degli spazi pubblici".
Così, di mese in mese, si ripete sostanzialmente la stessa ordinanza, con però un dettaglio: sebbene rimangano inalterati orari e regole, si realizza sempre un nuovo atto, della durata di 30 giorni.
Questo andando in contrasto a due autorevolissimi pareri: il primo è quello del Tar, che, nel respingere il ricorso presentato dai titolari delle attività notturne contro la precedente ordinanza sugli orari di apertura e chiusura, ammoniva che "la reiterazione nel tempo, senza soluzione di continuità, di provvedimenti contingibili e urgenti del medesimo contenuto, non risulterebbe coerente con la previsione normativa".
Ma non solo. A chiarire che le ordinanze non bastano per regolamentare questo e altri settori similari è stato anche il prefetto di Agrigento Filippo Romano, che ha richiamato i sindaci ad un utilizzo più oculato di questi provvedimenti.
In tal senso l'Amministrazione comunale si sta dotando di un regolamento di polizia urbana che andrà verosimilmente a gestire queste fattispecie. Nel frattempo, però, si rincorre l'emergenza.
La nuova ordinanza, come le precedenti, vieta fino al 14 gennaio la vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie e bicchieri di vetro, "il consumo e l’abbandono in luogo aperto al pubblico, di bevande alcoliche e non alcoliche , comunque acquisite, contenute in bottiglie di vetro o in contenitori realizzati con il medesimo materiale", e la vendita per asporto di alcolici e superalcolici dalle 24 e fino a chiusura dei locali
Sarà consentita infatti solo la somministrazione delle bevande alcoliche e superalcoliche" per il consumo immediato all’interno del locale o nello spazio esterno di pertinenza regolarmente avuto in concessione".
Identici anche gli orari di chiusura: in centro città si chiude alle 2 tutti i giorni, con obbligo per i titolari dei locali di riduzione delle emissioni sonore all’esterno dalle 24; a San Leone e nelle zone balneari, al Villaggio Mosè, nelle frazioni e nei quartieri periferici si chiude alle 2 dal lunedì al giovediì e la domenica con obbligo per i titolari dei locali di riduzione delle emissioni sonore all’ esterno dall' 1 e alle 3 il venerdì, il sabato e nei prefestivi, con obbligo ad abbassare la musica a partire dall'una di notte.