Il mistero di salita Iacono: sentiti amici e conoscenti dello studente cinese, sempre più concreta l'ipotesi del suicidio
Le audizioni andranno avanti anche oggi. Di fatto, i militari dell’Arma e i pm stanno sentendo tutti a tappeto, senza tralasciare nessun dettaglio
Per l’intera giornata di ieri, ma si proseguirà anche oggi, carabinieri e pm hanno sentito – praticamente a tappeto – tutti coloro che conoscevano lo studente cinese. Sulla base delle prime attività investigative, sviluppate fino a tarda notte domenica, ha preso corpo l’ipotesi che si sia trattato di un suicidio. La salma del ventenne è stata portata alla camera mortuaria dell’ospedale “San Giovanni di Dio” dove, nei prossimi giorni, verrà effettuata, secondo quanto disposto dalla Procura di Agrigento, l’autopsia. E spetterà proprio all’esame – voluto dal procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella, e dal pm Cecilia Baravelli – tentare di fare chiarezza su quanto al B&B – affittacamere di salita Iacono, nel centro storico.
Il ragazzo - iscritto all'Accademia delle Belle Arti “Michelangelo” di Agrigento e residente in città da circa un anno - è stato ritrovato, con un coltello da cucina conficcato nel petto, nel pomeriggio di domenica. Ad intervenire, primi fra tutti, sono stati i carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile e i vigili del fuoco del comando provinciale. Ad allertare i militari dell’Arma sono stati un paio di connazionali del giovane. Non riuscivano a rintracciarlo, non lo vedevano da giorni ed erano preoccupati. Aperta la porta, ad opera dei pompieri, è stata accertata la tragedia: lo studente cinese era sul letto, a quanto pare vestito come sempre, con un coltello da cucina appunto conficcato nel petto.
Subito è scattato l’allarme e sul posto sono accorsi i soccorritori del 118, ma anche decine e decine di carabinieri. Fino a sera, domenica, si parlava di mistero: le cause del decesso non sembravano affatto chiare. Nessuna ipotesi veniva di fatto esclusa. Poi, con il passare delle ore, i carabinieri – accertando che non c’erano segni di effrazione né sulla porta, né nelle finestre e ascoltando chi abita nella zona che non ha sentito urla, né rumori sospetti – hanno iniziato, appunto, a privilegiare l’ipotesi di un suicidio.
Le audizioni di amici e conoscenti del giovane andranno avanti anche oggi. Di fatto, i militari dell’Arma e i pm stanno sentendo tutti i conoscenti a tappeto, senza tralasciare nessun dettaglio. Sentiti, inevitabilmente, anche i suoi compagni di corso, e i docenti, dell’Accademia Belle arti “Michelangelo” dove, ieri, tutti erano praticamente sconvolti per la tragedia registratasi nell’affittacamere vicino al monastero Santo Spirito.