Giro di squillo cinesi da Como a Licata, la Cassazione: il processo dovrà farsi ad Agrigento
A fine novembre del 2020 i giudici della seconda sezione penale della città dei Templi avevano dichiarato la loro incompetenza territoriale e avevano trasmesso gli atti alla procura lariana
La Cassazione ha deciso: il processo scaturito dall'inchiesta su un giro di prostituzione di ragazze cinesi, fra Como e Licata, dovrà essere celebrato al tribunale di Agrigento. Lo riporta oggi il quotidiano La Sicilia, dopo che a fine novembre del 2020 i giudici della seconda sezione penale della città dei Templi avevano dichiarato la loro incompetenza territoriale e avevano trasmesso gli atti alla procura lariana perché istruisse un nuovo processo.
Giro di squillo cinesi dalla Lombardia a Licata, azzerato il processo
L'inchiesta è quella che ipotizza l'esistenza di un'associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione e della permanenza illegale in Italia: le ragazze cinesi, che arrivavano dal loro Paese e poi a Licata dalla Lombardia, sarebbero riuscite a restare nel territorio nazionale attraverso gli strumenti della presunta organizzazione che provvedeva a elaborare finte buste paga e dichiarazioni dei redditi che attestavano un lavoro inesistente oppure mettevano in piedi dei matrimoni fittizi.
Una ventina gli imputati.