Palazzine di Villaseta allacciate abusivamente alla rete idrica? Tutti assolti i 26 imputati
I controlli sono scattati nel 2016 ma secondo il giudice manca la prova della responsabilità dei singoli condomini mandati a processo dalla procura
Assoluzione perché il fatto non sussiste: secondo il giudice Giuseppe Sciarrotta non c'è alcuna prova che l'allaccio abusivo alla rete idrica, scoperto nell'agosto del 2016 in occasione di un controllo, sia stato realizzati dai condomini di alcuna palazzine di Villaseta.
In ventisei, che occupavano gli alloggi, di proprietà o ad altro titolo, nelle vie Ponza, Levanzo, Anacapri e Isola delle femmine, erano finiti a processo. Due di loro sono deceduti durante il dibattimento e, nei loro, confronti è stata emessa una sentenza di non doversi procedere. Tutti gli altri sono stati assolti come chiesto dallo stesso pubblico ministero e dai difensori (fra gli altri gli avvocati Teresa Alba Raguccia, Luigi Troja, Salvatore Pennica e Graziella Vella).
Allaccio idrico abusivo alle palazzine, in 26 a processo
Si tratta di: Calogero Alaimo, 76 anni; Pietro Alfano, 76 anni; Giuseppe Avarello, 75 anni; Carmelo Cacciatore, 74 anni, Iolanda Candido, 85 anni; Rosalia Capizzi, 77 anni; Sergio Cusumano, 59 anni; Gaetano Capraro, 73 anni; Giovanna Contino, 60 anni; Lucia D'Agostino, 64 anni; Gerlanda Di Maria, 84 anni; Giuseppina Farruggia, 66 anni; Francesco Iacono, 68 anni; Vincenzo Ligori, 77 anni; Maria Stefania Losi, 40 anni; Angelo Mangiavillano, 67 anni; Giovanna Marchese, 48 anni; Adrian Paino, 50 anni; Concetta Passalacqua, 52 anni; Domenica Picone, 67 anni; Luana Raia, 27 anni; Giovanna Russo, 35 anni e Vincenzo Vecchio, 77 anni.
L’accusa di furto aggravato scaturiva dall’avere predisposto degli allacci diretti senza corrispondere il corrispettivo e, in particolare, “senza la stipula di un regolare contratto di fornitura”.
Il dibattimento, tuttavia, non ha consentito di confermare la riconducibilità dei singoli condomini all'allaccio abusivo.