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Il verdetto

"Evase dalla comunità dove era recluso per il tentato omicidio del padre": condannato trentottenne

L'uomo si era allontanato dalla struttura dove stava scontando la pena: il giudice gli riconosce la seminfermità

Cinque mesi e dieci giorni di reclusione per l'accusa di evasione: nuova condanna per il trentottenne Daniele Passarello, 38 anni, riconosciuto colpevole di essere fuggito dalla comunità dove stava scontando la condanna per il tentato omicidio del padre.

L’uomo, in particolare, il 3 giugno del 2018, avrebbe inferto nove coltellate per uccidere il genitore che, a suo dire, gli impediva di conseguire la patente di guida. La condanna a 4 anni e 4 mesi di reclusione era stata ridotta proprio per effetto del riconoscimento di un vizio parziale di mente.

Evade dopo tentato omicidio del padre: arrestato

La stessa attenuante che, adesso, ha fatto sì che la condanna per evasione fosse inferiore rispetto al dovuto. Passarello, che ha nominato come difensore l'avvocato Daniele Re, era stato denunciato l'8 luglio del 2021. 

La sentenza, al termine del processo con rito abbreviato, è stata emessa dal giudice monocratico Nicoletta Sciarratta. Il pubblico ministero Giada Rizzo aveva chiesto la condanna a 6 mesi. 

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