Tariffe idriche, Codacons: "Aumenti fuori controllo, i sindaci mentono"
Secondo l'associazione i rincari sarebbero di oltre il 16% a fronte del 6% prospettato
"I sindaci, come avevamo annunciato, non dicevano la verità sulle tariffe idriche. Dal primo gennaio è arrivato infatti un aumento del 16,90% sui costi per i cittadini. Aica è nata per migliorare il servizio idrico e diminuire le esose tariffe, ma stiamo assistendo all’esatto contrario, con l’avallo della politica, ossia un servizio più scadente e decisamente più costoso condito da assunzioni e promozioni in Aica".
A denunciarlo è il Codacons con il suo responsabile del dipartimento Trasparenza enti locali, Giuseppe Di Rosa, che ha creato nei mesi scorsi un "Osservatorio provinciale per il servizio idrico integrato".
"Tutto sta avvenendo - continua - nell’indifferenza dei cittadini e con il silenzio di tante organizzazioni, associazioni e sindacati che hanno rinunciato anche a far parte della consulta. Le recenti comunicazioni dei presidenti di Aica e Ati, Alfonso Provvidenza e Domenico Gueli, avevano prospettato aumenti del 6% della tariffa idrica, su base annua. Oggi, a conferma delle nostre affermazioni, vogliamo allegare in visione le bollette pervenute
tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 ai nostri utenti del servizio idrico, che rassegnano una situazione certamente diversa e ben più grave di quella ipotizzata dai presidenti di Aica e Ati: gli aumenti delle bollette non sono del 6%, bensì pari al 8,4% per l'anno 2022 e del 16,9% per l'anno 2023, rispetto alla tariffa del 2019, ossia quella, già elevatissima e contestatissima, elaborata da Girgenti Acque. A questo punto - concludono -, ci chiediamo: i sindaci hanno mentito consapevolmente?".