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Tribunale / Licata

"Pugno in faccia stringendo in mano delle chiavi a poliziotto": obbligo di firma per la 42enne

Il gip ha convalidato l'arresto ed ha disposto la misura cautelare a carico della donna che era stata fermata, in sella ad uno scooter, per quello che doveva essere un ordinario controllo stradale

L'arresto è stato convalidato. Il gip del tribunale di Agrigento ha disposto - a carico della 42enne indagata per resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale - la misura cautelare dell'obbligo di firma. Si tratta della donna che, nei giorni scorsi, in sella ad uno scooter non soltanto non si è fermata all'Alt della polizia, ma che - stando all'accusa formalizzata a suo carico - non si è lasciata identificare, ha minacciato i poliziotti e poi si sarebbe scagliata contro uno degli agenti che è stato colpito con un pugno, che stringeva un mazzo di chiavi, in pieno volto. Ecco perché l'agente del commissariato di Licata è rimasto ferito, i medici gli hanno diagnosticato - per le escoriazioni e il lieve trauma alla faccia - cinque giorni per guarire. 

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La 42enne, inoltre, durante il controllo - dopo che aveva tentato anche di allontanarsi a piedi sarebbe stata trovata in possesso di un coltello. E per questa fattispecie - porto di oggetti atti ad offendere - è stata deferita alla Procura della Repubblica. 

La donna, dopo l'arresto, era stata inizialmente posta ai domiciliari. Poi, appunto, l'udienza di convalida e la decisione del giudice per le indagini preliminari di disporre, a suo carico, il cosiddetto obbligo di firma. 

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