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Venerdì, 26 Aprile 2024
Beni culturali / Licata

Licata avrà una pinacoteca comunale: proseguono i lavori

Si sta procedendo all’allestimento degli spazi museali per renderli più sicuri e fruibili ai visitatori.

Dopo decenni di attesa, la città di Licata avrà a disposizione una pinacoteca comunale. Sono infatti in corso gli interventi di realizzazione dello spazio espositivo, grazie alla collaborazione tra il Parco archeologico, la Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento e il Comune di Licata.

"Sono stati da poco completati – sono le parole del sindaco Galanti e dell’assessora Callea - i lavori di adeguamento edilizio dei locali che ospiteranno la sezione storico-artistica nella
quale saranno esposti i dipinti di proprietà comunale custoditi da decenni nei magazzini del Museo archeologico e diverse sculture. Lavori che hanno comportato anche la creazione di un varco di collegamento tra la prima grande sala del Museo e l'ala dell’ex plesso San Salvatore. Il Museo archeologico sarà dunque arricchito da una sezione storico-artistica dedicata alla custodia ed esposizione di dipinti e sculture di pregio che andrà ad ampliare l’offerta culturale destinata alla fruizione turistica. Il direttore dell’Ente Parco Archeologico, Roberto Sciarratta, - continuano Galanti e Callea - ha comunicato, inoltre, che si sta provvedendo alla sostituzione della rampa di accesso che conduce alla sezione che ospita i “Gioielli della Signora” per permettere anche alle persone con disabilità di poter ammirare i preziosi reperti ellenistico-romani recuperati nell’area archeologica di Monte Sant’Angelo. Tornando alla Pinacoteca, si sta procedendo all’allestimento degli spazi museali per renderli più sicuri e fruibili ai visitatori. Attualmente è in corso d’opera l’analisi dei dipinti che necessitano urgenti interventi di restauro conservativo e la selezione delle opere d’arte da esporre. Saranno sicuramente esposte oltre alla Madonna del Latte, anche la Madonna del Soccorso e le Quattro Virtù Cardinali di scuola Gaginiana, insieme ad altre opere scultoree del rinascimento siciliano come il sepolcro di Elisabetta Gravina. Abbiamo proposto alla Soprintendenza e all’Ente Parco – concludono Galanti e Callea – di valutare anche la possibilità di esporre, rendendoli finalmente fruibili al pubblico, la Madonna col Bambino e i Santi Cappuccini di Fra Felice da Sambuca e un grande dipinto su tela attribuito a Giovanni Portaluni raffigurante il Patrocinio della Santissima Trinità e l'Elemosina dei Rossi, attualmente custoditi in alcuni locali del Municipio". 

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