Akragas, Silvio Alessi shock: "Uno stadio adeguato o niente squadra in serie D"

"Attorno a noi un silenzio assordante". Sono queste le parole di accusa del patron dell'Akragas Silvio Alessi. Nella conferenza di oggi, il massimo dirigente dell'Akragas ha alzato la voce alla classe comunale agrigentina.

"Abbiamo vinto il campionato, non abbiamo chiesto soldi a nessuno ma ci sentiamo penalizzati e presi in giro. Sono veramente stanco - spiega Alessi, uno stadio cosi, con delle carenze di questo genere credo che neanche in Africa si vedrebbe".

 "Sono stato a colloquio con dei dirigenti comunali, chiedendo spiegazioni e mi si è detto di andare a giocare altrove. Noi - continua nella conferenza stampa allo stadio Esseneto il massimo dirigente - abbiamo ridato una dignità sotto il profilo calcistico ad Agrigento, siamo andati via da un tugurio quale è l'Eccellenza, portando in alto questi colori e siamo ripagati con le prese in giro"

 Il patron rincara la dose e afferma: "Dico con chiarezza, che se entro il 15 maggio la questione stadio non viene risolta io non iscrivo la squadra al campionato di serie D. Il sindaco Marco Zambuto ha fatto delle promesse, i dirigenti per adesso non stanno rispettando nulla. Abbiamo in programma delle amichevoli - continua il presidente dell'Akragas - con importanti squadre di serie A, ma non possiamo disputarle perchè il nostro terreno non è in condizione. La programmazione  - conclude un inferocito Silvio Alessi - passa per gli impianti sportivi, non avendo quelli in buona condizione non possiamo andare avanti. Adesso la palla passa alla classe comunale, noi abbiamo fatto possibile e impossibile".