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Lunedì, 29 Aprile 2024
Squadra Mobile

L'inchiesta su un giro di ciclomotori rubati: arrestato 31enne, deve scontare la pena per riciclaggio e simulazione di reato

Il giovane era stato denunciato dalla polizia nel febbraio del 2017. La sentenza di condanna venne pronunciata nel febbraio del 2020

Nel febbraio del 2020 era stato condannato, per le accuse di riciclaggio e simulazione di reato, alla pena di due anni e nove mesi di reclusione. Adesso, in esecuzione di un provvedimento dell'ufficio Esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Agrigento, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento lo hanno arrestato e portato alla casa circondariale "Pasquale Di Lorenzo" dove dovrà espiare la pena. Si tratta del trentunenne Alex La Cara. 

Riciclaggio e simulazione di reato, condanna a 2 anni e 9 mesi

La sentenza venne pronunciata, nel febbraio del 2020 appunto, dai giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara. Il giovane, difeso dall'avvocato Daniele Re, era stato denunciato nel febbraio del 2017 dopo un'operazione della polizia a Villaseta. Stando alle accuse formalizzate a suo carico, avrebbe apposto una targa su un ciclomotore rubato, il cui furto era avvenuto nell'estate precedente, in modo da "ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa del ciclomotore". L'indagine a carico dell'agrigentino risultò essere un segmento di un'inchiesta più vasta legata a un giro di ciclomotori rubati. L'accusa di simulazione di reato scaturì invece da una denuncia presentata dall'imputato alla Questura due giorni dopo il controllo che aveva consentito di trovargli lo scooter rubato con la targa di un altro mezzo. Stando alle accuse, per tentare di occultare il reato di riciclaggio, denunciò il furto della stessa targa. 

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