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Lunedì, 29 Aprile 2024
Estate 2023

"Dare voce a quello che si ha dentro non è mai una sconfitta": Renga e Nek travolgono piano San Gregorio con un'onda di emozioni

Inevitabile l'apprezzamento per la location: "Siamo abbagliati da questa bellezza" - hanno detto i due cantautori guardando alle spalle il templi di Giunone e della Concordia

"Penso ancora a quella storia là .. Fossi in te credo che reagirei, che consigli vuoi da me se poi fai quel che vuoi te? Sai che mai ti direi: va da lei. Se una regola c'è, non la chiedere a me, te ne devi fregare se lo vuoi... Se l'umore va giù, se non ce la fai più, guarda che non esiste solo lei. Ti dò una mano io, ma già so quando capita un momento no .. dentro hai un'angoscia che ti rompe ... Non sai più cosa fai, ma sai che la vuoi". 

"E' un massacro se tu te ne vai. Sì lo so che mi piace fermarmi a pensarti, ma se posso toccarti funziona di più. E non serve spiegarti la storia che sei, le parole son senza ritorno lo sai. Non mi va di parlare di ieri .. con la vita non ci sto mai pari, tu sei molto diversa dagli altri, dai di più". Prima con "Una regola c'è" di Nek e poi con "Sei grande" di Francesco Renga, ieri sera, è esploso il teatro Valle dei Templi. Ricordi, emozioni, sentimenti si sono imposti fra quanti, in poltrona o in tribuna, hanno affollato l'area di piano San Gregorio. Ed ognuno, adolescenti o ragazzetti un po' attempati, in quelle parole ha rivisto il volto di qualcuno che non c'è più. "E' quando si sta male, quando si soffre che si riesce a dare voce, sinceramente, a quello che si ha dentro" - hanno sottolineato Francesco e Filippo che, insieme, con questo tour, stanno celebrando 70 anni di grande musica italiana. E "dare voce a quello che si ha dentro" non è mai una sconfitta. Perché finzioni e maschere non possono coesistere con sincerità e autenticità. 

Renga e Nek in concerto nella Valle dei Templi

"Siamo abbagliati da questa bellezza" - ha commentato il cantautore polistrumentista di Sassuolo (Filippo Neviani in arte Nek, ndr) guardando alle spalle i templi di Giunone e della Concordia. "Questo tour nasce da un'amicizia prima di tutto, abbiamo voluto celebrare i nostri percorsi artistici. E ci stiamo divertendo come dei pazzi" - ha spiegato il bresciano, con mamma siciliana, artisticamente nato con i "Timoria" - . 

"E negli occhi tuoi scintilla .. la luce delle stelle. Nei pensieri, il punto in cui tutto splende ... Sei il momento in cui tutto torna e così se sei con me diventa vita quella che senza di te è una giornata e .. tu sei migliore". Con "Migliore", Renga ha continuato a cantare l'amore, quello che ti cambia la vita. Non è mancato l'inno all'amore per un figlio, ossia "Angelo": "Il tempo passa in fretta e tutto se ne va .. preda degli eventi e dell'età. Ma questa paura per te, non passa mai". E chi aveva accanto a sé il proprio bambino non ha potuto far altro che abbracciarlo e riempirlo di baci. 

Il concerto ha raggiunto sul finale il tripudio quando, e sono stati gli stessi artisti ad invitare i fan, tutti i presenti hanno potuto lasciare le poltrone e scaraventarsi sotto il palco. "Ricomincia nella notte questa storia troppe volte che ha tirato botte, colpi bassi mentre vivo che mi tolgono il respiro e mi danno la certezza che mi ostinerò a mancarti senza raddrizzare il tiro. Quante volte avremmo detto con fermezza che tra noi era finita .. da domani ricomincia un'altra vita tranne poi tornare dove siamo stati sempre certi di trovarci ...". E "Dal mio giorno più bello nel mondo", seguito da "Laura non c'è" è stato il delirio. 

Il sipario è calato con "Il solito lido": "Sai mi sento stanco, amareggiato e cammino a passo lento verso la fine del mondo ... con la camicia e l'infradito e se non mi faccio vivo mi trovi al solito lido ... Ma che estate di merda, saranno almeno due anni che aspetto l'estate promessa. Ma sono fuori forma e l'umore che tocca per terra .. che prendere fiato è una scelta .. ". 

Centinaia i fan che hanno atteso, salutandoli calorosamente, il fatidico momento in cui i due artisti hanno lasciato piano San Gregorio. "Sono stati grandiosi", "Mi hanno sconvolto l'anima", "Eccezionali, e uno più bello dell'altro!": questi i principali commenti di chi, incolonnato prima a piedi e poi sulle auto, è stato travolto da un'onda di forti emozioni.

"Un altro successo che ha fatto registrare numeri di gran lunga superiori alle aspettative - ha aggiunto il patron del teatro Valle dei templi Enzo Bellavia - che dimostrano ancora una volta, dopo Modà, Zucchero, D'Alessio, Ranieri e Morandi - quanto sia ormai consolidata la forza e l'importanza di questa struttura a Piano San Gregorio. Numeri che supereremo, in base ai dati di vendita che abbiamo, con i prossimi concerti di Venditti e De Gregori (30 agosto) e dei Pooh (19 settembre)".

In mezzo ci sarà Enrico Brignano il 7 settembre.

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