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Domenica, 28 Aprile 2024
Beni archeologici

Relitto di “Scoglio Bottazza” vicino la foce del fiume Naro: si consegnano i lavori di scavo subacqueo

Sarà recuperato, restaurato e collocato in un museo grazie ad un finanziamento di un milione di euro che arriva dai fondi del Patto per il Sud

Tra pochi giorni saranno ufficialmente consegnati i lavori di scavo subacqueo, precisamente nella mattinata di martedì 30 agosto, alle 10,30, nei locali del Parco archeologico di Agrigento. 

Un vero e proprio relitto di epoca moderna, individuato già qualche tempo addietro alla foce del fiume Naro, nei pressi di San Leone e precisamente nel sito archeologico sottomarino denominato "Scoglio Bottazza", sarà recuperato, restaurato e collocato in un museo.

Tutto questo grazie ad un finanziamento di un milione di euro che arriva dai fondi del "Patto per lo sviluppo della Sicilia" (Patto per il Sud), voluto dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.

I lavori saranno affidati al Consorzio stabile Ganosis di San Leucio del Sannio (Benevento) che ha vinto la gara di appalto. La vigilanza dei lavori resterà in capo alla Soprintendenza del mare della Regione siciliana diretta da Ferdinando Maurici, attraverso il Rup, Pietro Selvaggio e il Direttore dei Lavori Fabrizio Sgroi.

La nave armata, riferibile al periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo, è stata individuata dalla Soprintendenza del mare nel luglio del 2010, nello specchio d’acqua antistante la foce del fiume Naro, a 1200 metri dalla costa e a 2,5 miglia dal vicino porto di San Leone. Tra i ritrovamenti destano interesse due cannoni di 2,20 metri, diversi elementi metallici - probabilmente armi da fuoco - e un "pane di zolfo" che, vista la rilevante quantità di questo minerale ancora presente sul fondo e l'ubicazione geografica del relitto, sembra essere riconducibile al carico stesso della nave che, verosimilmente, potrebbe essersi approvvigionato nelle vicine cave di estrazione.

L'intervento di musealizzazione della nave, a una distanza di 75 chilometri da Gela dove quest’estate si è inaugurato il “Museo della nave antica” aprirà un nuovo itinerario, offrendo nuovi elementi di attrattività all’interno di un territorio particolarmente ricco di testimonianze archeologiche e ambientali.

Le operazioni si svolgeranno con la collaborazione del Parco archeologico di Agrigento diretto da Roberto Sciarratta e della Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento diretta da Michele Benfari.

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