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Cronaca Raffadali

"Lavoravano in nero in autolavaggio e la 47enne incassava il reddito di cittadinanza": denunciate madre e figlia

I carabinieri hanno pizzicato anche un giovane operaio che prestava la sua attività, senza alcuna forma contrattuale, in un cantiere edile

Lavoravano "in nero" all'interno di un autolavaggio. I carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro di Palermo, distaccamento di Canicattì, ieri hanno sorpreso due donne - madre e figlia di 47 e 28 anni - mentre lavoravano senza alcuna forma contrattuale all'interno di un autolavaggio di Raffadali. La madre, inoltre, percepiva il reddito di cittadinanza. E fino a ieri aveva incassato - dal reddito di cittadinanza riscosso da novembre 2020 fino allo scorso maggio - circa 5 mila euro. Le due donne sono state, naturalmente, denunciate alla Procura della Repubblica di Agrigento. 

I carabinieri hanno anche informato l'Inps per il recupero della somma ingiustamente incassata dalla 47enne e dunque per la sospensione del beneficio. 

I controlli del militari del nucleo Ispettorato del lavoro - finalizzati alla corretta applicazione delle norme anti-Covid negli ambienti di lavoro - hanno permesso d'accertare che, all’interno di un cantiere edile di Siculiana, c'era un giovane operaio italiano che lavorava "in nero". In questo caso, la verifica s'è conclusa con la sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale e con la contestazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 5 mila euro. 

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