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Operazione Mosaico / Favara

"Ha nascosto l'identità dei componenti del commando che gli ha sparato": dopo oltre 3 anni torna libero

Il 41enne Carmelo Nicotra ha trascorso un periodo in custodia cautelare quasi uguale alla condanna e i giudici hanno revocato i domiciliari

E' in custodia cautelare da 3 anni e 3 mesi: i giudici della Corte di assise di appello di Palermo revocano gli arresti domiciliari ordinando la liberazione di Carmelo Nicotra, 41 anni, di Favara, arrestato nell'ambito dell'inchiesta "Mosaico" il cui filone principale ha provato a fare luce, salvo finora non avere avuto riscontri nei processi, su una sanguinosa guerra fra due bande rivali che ha lasciato sul campo cinque morti e almeno una decina di feriti. 

Fra questi c'era proprio Nicotra, vittima di un agguato nel maggio del 2017 all'interno di un suo garage a Favara: un commando gli sparò alcuni colpi di kalashnikov alle spalle e riuscì a salvarsi. 

Nicotra non ha mai collaborato con la giustizia e ha sempre nascosto l’identità dei suoi attentatori. In appello è stato condannato a 3 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione per favoreggiamento personale dei componenti del commando, ricettazione e detenzione illegale di arma con l'aggravante - per tutte le ipotesi di reato - del metodo mafioso. 

Dopo un lunghissimo periodo di detenzione cautelare, fra carcere e domiciliari, quasi pari alla condanna, i giudici hanno ritenuto cessate le esigenze cautelari.

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