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Sabato, 27 Aprile 2024
Operazione Mosaico / Favara

La faida sull'asse Favara-Belgio, tutti assolti per gli omicidi: 4 condanne

Ribaltato il verdetto di primo grado con cui era stato inflitto il carcere a vita a due imputati: due scarcerazioni dopo la sentenza della Corte di assise di appello

Ergastoli annullati e nessun colpevole per gli omicidi: la Corte di assise di appello di Palermo ribalta il verdetto di primo grado del processo scaturito dall'operazione "Mosaico" eseguita dalla squadra mobile di Agrigento, che ha fatto luce su una lunga scia di sangue iniziata nel 2016 e proseguita fino al 2018. All’origine della carneficina un contrasto legato a un debito non saldato. Non figurava fra gli imputati il quarantenne Calogero Gastoni. Quest’ultimo, per il quale era stato chiesto l’ergastolo, è stato assolto in primo grado dall'accusa di aver ucciso Emanuele Ferraro l’8 marzo del 2018.

In primo grado il gup del tribunale di Palermo, Nicola Aiello, ha inoltre condannato all’ergastolo Antonio e Calogero Bellavia, 51 e 33 anni di Favara. I due favaresi - il primo è cugino del padre del secondo - erano stati ritenuti responsabili dell’omicidio di Mario Jakelich e del tentato omicidio di Maurizio Di Stefano, avvenuti nel settembre 2016 a Liegi, ma erano stati assolti per l’omicidio dell’empedoclino Carmelo Ciffa, ucciso a Favara il 26 ottobre 2016. Quattordici anni di reclusione erano stati inflitti a Calogero Ferraro, ritenuto uno dei membri del clan Bellavia ed accusato del tentato omicidio di Carmelo Nicotra e Maurizio Distefano; 5 anni e 4 mesi erano stati inflitti a Carmelo Nicotra, scampato ad un agguato nel maggio 2017 in via Torino, a Favara, ma che non ha mai collaborato con la giustizia e ha sempre nascosto l’identità dei suoi attentatori (assolto dall’associazione per delinquere).

E poi ancora: 6 anni di reclusione a Gerlando Russotto (l’accusa ne chiedeva 16) e 40 mila euro di multa; 2 anni e 4 mesi, invece, erano stati inflitti all’imprenditore Salvatore Vitello, titolare di un camping e b&b a San Leone, accusato di ricettazione e incendio. Secondo gli inquirenti Vitello, proprietario di un noto camping a San Leone, avrebbe aiutato ad occultare e incendiare la Renault Modus utilizzata per accompagnare Carmelo Nicotra, vittima dell’agguato del maggio 2017, all’ospedale. 

I giudici, accogliendo gran parte dei motivi di appello dei difensori (fra gli altri gli avvocati Giuseppe Barba, Salvatore Cusumano e Angelo Farruggia) hanno adesso condannato Calogero Bellavia a venti anni di reclusione per il doppio tentato omicidio di Nicotra e Di Stefano. Assolti dalle accuse dell’omicidio di Mario Jakelich e dei tentati omicidi di Di Stefano e Nicotra pure i due favaresi Antonio Bellavia e Calogero Ferraro. Il primo era stato condannato all’ergastolo mentre il secondo a 14 anni di reclusione. Entrambi, dopo la sentenza, sono stati scarcerati. 

Diminuzioni di pena anche per Gerlando Russotto, condannato a 5 anni e 2 mesi; Carmelo Nicotra, condannato a 3 anni, 9 mesi e 10 giorni, e Salvatore Vitello, condannato a 4 mesi e 10 giorni di reclusione. 

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